Quattro croci nere sulla casa: macabro avvertimento per un uomo

Quattro croci nere sulla casa: macabro avvertimento per un uomo
di Francesca Pastore
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Domenica 13 Maggio 2018, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 21:23
Quattro grandi croci disegnate con vernice di colore nero sul prospetto di un’abitazione in via Venezia a Lizzanello. L’incredibile atto vandalico, che ha dell’assurdo, è stato scoperto dal proprietario dell’abitazione intorno alle 12.30, dopo essere rientrato da alcune commissioni.
Il gesto, incomprensibile per Lorenzo Capone, ex infermiere, pensionato e in passato amministratore al Comune di Lizzanello, sarebbe stato compiuto presumibilmente tra le 10 e le 11.45 di ieri mattina. Inspiegabile tanto più perché in pieno giorno, in una strada residenziale del paese, il rischio di essere scoperti è abbastanza alto. L’uomo ha sporto denuncia presso i carabinieri di Lizzanello.
Il protagonista di questa storia è certo di una cosa soltanto: nessun atto intimidatorio assolutamente, non ci sarebbe alcun motivo.
«Che di scherzo di cattivo gusto o atto di vandalismo si sia trattato non è piaciuto a nessuno della mia famiglia - è il commento secco e a caldo di Lorenzo Capone - quando siamo rientrati questa mattina dal giro di alcune commissioni con mia moglie, stentavo a credere ai miei occhi. E se - prosegue ancora - con noi ci fosse stata la nostra nipotina di soli 9 anni? Come avrebbe interpretato questo gesto? Non ho litigato con nessuno, né ricevuto minacce. Tantomeno l’episodio può essere collegato alla mia esperienza politica, che risale a più di dieci anni».
Una vita quella di Lorenzo Capone caratterizzata solo da tranquillità e da tanto affetto, pensionato e nonno a tempo pieno, persona stimata a Lizzanello e non solo, benvoluto da tutti per il suo fare cordiale e gentile. «Vedere quelle quattro croci sul mio prospetto di casa, è stato agghiacciante, raccapricciante direi. Non solo per il simbolo religioso della croce ma anche per il significato macabro che nasconde. Questa notte - continua ancora - difficilmente riusciremo a riposare io e mia moglie, siamo ancora turbati. Poi di giorno, come è possibile compiere questo gesto alla luce del sole, con il rischio di essere visti e scoperti? Tutto ciò è assurdo. Vorrei lanciare un appello a chi ha imbrattato la mia casa e il mio portone e macchiato ingiustamente la mia serenità: chiedete scusa, è segno di civiltà, rispetto e pentimento», conclude Capone.
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