Una croce solitaria nel cuore della gallipolinità. Protetta dalle curve sinuose della spiaggia della purità, e cullata dalle onde, la croce, simbolo del calvario di Cristo e della sua Resurrezione, è stata posizionata la mattina del venerdì santo e rimarrà esposta sino al lunedì dell’Angelo. Una metafora che in questo periodo assume un significato profondo e manifesta il legame viscerale che unisce la città, il mare e la pietà popolare. Un modo per riempire il vuoto che la comunità avverte, per l’impossibilità di vivere in pienezza i riti religiosi pasquali e un messaggio di speranza.
L'opera
Che come Gesù anche il mondo possa risorgere da questo momento di crisi e dolore. “Questa tradizione - spiegano gli autori - è nata qualche anno fa in seguito ad una rappresentazione teatrale della passione di Cristo.