La croce solitaria sulla spiaggia della Purità: il simbolo della Pasqua

Foto: Toti Magno
Foto: Toti Magno
di Rita DE BERNARD
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Sabato 3 Aprile 2021, 22:15 - Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 09:59

Una croce solitaria nel cuore della gallipolinità. Protetta dalle curve sinuose della spiaggia della purità, e cullata dalle onde, la croce, simbolo  del calvario di Cristo e della sua Resurrezione, è stata posizionata la mattina del venerdì santo e rimarrà esposta sino al lunedì dell’Angelo. Una metafora che in questo periodo assume un significato profondo e manifesta il legame viscerale che unisce la città, il mare e la pietà popolare. Un modo per riempire il vuoto che la comunità avverte, per l’impossibilità di vivere in pienezza i riti religiosi pasquali e un messaggio di speranza.

L'opera

Che come Gesù anche il mondo possa risorgere da questo momento di crisi e dolore. “Questa tradizione - spiegano gli autori - è nata qualche anno fa in seguito ad una rappresentazione teatrale della passione di Cristo.

Ma dall’anno scorso ha assunto un senso più profondo. Pensiamo sia un modo per consentire a chiunque passi da qui di soffermarsi a recitare la sua intima preghiera”. Proprio la piazza che si affaccia sul seno della purità e sul faro dell’isola di Sant’Andrea, è il luogo in cui culminano di solito le processioni pasquali, il sabato santo, con io momento emozionante dell’incontro di Maria desolata con l’Urna del suo amato figlio, dopo una notte di peregrinare. Tra lo scampanio festoso che annuncia la Pasqua. Un gesto di fede. La stessa fede che anima Gallipoli e che unisce il gruppo di amici, Daniele Suez, Giovanni Suez, Eluviano Disantacristina, Tony Murra e Alberto Gorgoni, confratelli e devoti, che hanno realizzato questa celebrazione silenziosa dell’amore universale.

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