«Pandemia e bisogni di salute dimenticati, ora basta attese»: i sindacati scrivono alla Asl

«Pandemia e bisogni di salute dimenticati, ora basta attese»: i sindacati scrivono alla Asl
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Lunedì 15 Febbraio 2021, 13:38

Nei giorni scorsi i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Lecce hanno inviato unitariamente un’articolata richiesta al direttore generale della Asl Lecce, al fine di acquisire con urgenza i dati sugli interventi messi in campo per fare fronte alla grave crisi sanitaria in corso e supportare la riapertura del confronto.

Il diffondersi del contagio all’interno delle Rsa e delle strutture sanitarie pubbliche e accreditate fa accrescere la preoccupazione nella cittadinanza e negli operatori del settore ed evidenzia il bisogno di una rimodulazione degli interventi, utile a rimuovere o quanto meno arginare i tanti elementi di inadeguatezza emersi. Tale richiesta si colloca nell’ ambito del più ampio confronto tra organizzazioni sindacali e Regione Puglia, che ha visto la costituzione di una cabina di regia dedicata. «La direzione della Asl di Lecce non può più tergiversare: serve un confronto urgente rispetto a modelli organizzativi, tempistiche e strategia per la rimozione delle criticità», hanno dichiarato i segretari generali delle tre sigle sindacali Valentina Fragassi, Ada Chirizzi e Salvatore Giannetto.

Nel dettaglio, per il sindacato le maggiori criticità si rilevano nell’organizzazione sanitaria ed interessano tanto la rete ospedaliera quanto quella territoriale, che registra notevoli ritardi sul versante della qualificazione dei Presidi territoriali di assistenza e su quello degli altri presidi di prossimità. Per questo Cgil, Cisl e Uil chiedono di conoscere se sono state assunte tutte le possibili misure anticontagio per prevenire l’insorgere di focolai, che possono essere stati favoriti dalla mancata separazione dei percorsi “COVID” da quelli “non COVID”.

Come sarà possibile approfondire consultando la lettera inviata lo scorso 11 febbraio (e allegata a questo comunicato), la serie di richieste è lunga. I sindacati infatti chiedono risposte anche su:

  1. standard delle dotazioni dei Dispositivi di protezione individuale (Dpi) a tutela del personale sanitario;
  2. misure prese in favore del personale in situazione di fragilità;
  3. numero delle Unità speciali di continuità assistenziali (Usca) effettivamente funzionanti;
  4. stato di attuazione del Piano Ospedaliero Aziendale, che deve essere funzionale ad un incremento dei posti di terapia intensiva e semi intensiva, di malattie infettive e pneumologiche e per contenere questa fase di recrudescenza della pandemia;
  5. governance del piano vaccinale che ha da subito evidenziato delle criticità.

La pandemia in corso va contrastata e contenuta con misure organizzative straordinarie, senza per questo dimenticare le tante altre criticità più volte denunciate, a partire dal piano per il riassorbimento delle liste d’attesa.

Nel merito il confronto si è da tempo arenato, senza alcuna concreta informativa circa tempi e modalità per il recupero delle prestazioni ambulatoriali, screening e ricoveri ospedalieri non erogati.

LEGGI LA LETTERA DEI SINDACATI: 56 - Richiesta ASL Lecce (2)_15133708.pdf

Oggi sembra che l’emergenza Covid abbia cancellato il bisogno di salute di tante categorie di persone a forte rischio, come ad esempio i malati oncologici o chi necessiti di screening periodici. Un problema non nuovo che l’emergenza ha ulteriormente aggravato. «Restiamo in attesa di acquisire le necessarie informazioni riguardo alle principali richieste di approfondimento avanzate, così da poter individuare a livello territoriale e in sede regionale con il presidente Emiliano, le possibili azioni di riprogrammazione e qualificazione delle misure intraprese e da intraprendere a salvaguardia della salute di cittadini e lavoratori», concludono i sindacalisti.

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