Aumentano i positivi ma gli ospedali reggono. A Galatina chiuso il reparto Covid: pazienti trasferiti

Aumentano i positivi ma gli ospedali reggono. A Galatina chiuso il reparto Covid: pazienti trasferiti
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Mercoledì 10 Novembre 2021, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 13:46

Un morto e 241 nuovi casi Covidcovid in Puglia, mentre cresce l'occupazione dei posti letto, anche se resta tuttavia sotto la soglia di criticità. La Puglia è al 6% in area medica e al 5% in terapia intensiva, secondo il monitoraggio dell'Agenas (Agenzia nazionale dei servizi sanitari nazionali). Nessun allarme Covid sebbene l'invito generale è sempre quello di non abbassare la guardia. Nella giornata di ieri la Puglia ha registrato 241 nuovi casi di Coronavirus (1,08% dei 22.230 test) e un decesso, con la provincia di Taranto che resta la più colpita: 89 i nuovi casi di contagio sul litorale ionico; 42 quelli in provincia di Bari, 19 nella provincia Barletta-Andria-Trani, 23 in quella di Brindisi, 26 nel Foggiano e 39 nel Leccese. Altri tre casi riguardano residenti fuori regione. La situazione negli ospedali, come detto, non sembra essere critica: delle 3.531 persone attualmente positive 152 sono ricoverate in area non critica e solo 19 sono ricoverate invece in terapia intensiva.

A Galatina chiuso il reparto Covid: pazienti trasferiti al "Fazzi" di Lecce

Intanto a Galatina, in provincia di Lecce da qualche giorno sono stati bloccati i ricoveri per tutti coloro che presentano sintomi da Coronavirus e trasferiti, su indicazione direttore generale della Asl di Lecce Rodolfo Rollo, nell'ospedale Vito Fazzi di Lecce.
Occupazione al 6% dunque, secondo Agenas, in linea con l'andamento nazionale con la Regione Puglia, insieme ad Abruzzo, Liguria e Toscana, ancora lontana dal livello di allarme fissato a livello nazionale: 15% di occupazione per le terapie intensive e 20% dell'area medica.

Trend confermato anche dal monitoraggio settimanale dell'Iss (Istituto superiore della Sanità) e dalla Fondazione Gimbe. Agire con prudenza è la linea per evitare di ritrovarsi in quella che qualcuno già annuncia come quarta ondata covid. Secondo i dati dell'Iss l'incidenza di casi segnalati ogni 100mila abitanti è lievemente calata rispetto alla settimana (da 35,1 a 31,9), ma è comunque in aumento rispetto ad appena 15 giorni fa (quando l'incidenza era ferma a 20). Il numero dei casi registrati si ferma, i dati sono dell'ultimo bollettino, a 1.347 con l'indice Rt di trasmissibilità che invece si attesta a 1,3. Il lieve aumento dell'occupazione del ospedaliera dunque, sebbene sotto la soglia di allarme, rischia di raggiungere percentuali elevate: l'occupazione, a meno di una settimana dal nuovo rapporto dell'Iss è passata da 5,3% dell'area medica a 6%. Secondo la Fondazione Gimbe - che ha monitorato l'andamento della pandemia dal 27 ottobre al 2 novembre - a fronte di un aumento settimanale dei casi covid (+5,1%), la situazione resta sotto soglia di saturazione con i posti letto in area medica al 5%, e in terapia intensiva al 4%.

A Bari il 90% dei residenti vaccinato con doppia dose

Intanto procede la campagna vaccinale in tutta la Regione con Bari che ha raggiunto il 90% dei residenti con più di 12 anni che ha già concluso il ciclo vaccinale, mentre in tutta la provincia sfiora quota 2 milioni delle dosi somministrate dall'inizio della campagna vaccinale ad oggi. Lo rende noto la Asl Bari nel report elaborato ieri. La campagna di immunizzazione procede spedita in tutta la provincia barese, dove risultano effettuate 1 milione e 997.639 somministrazioni. Attualmente il 91% della popolazione vaccinabile residente in provincia di Bari risulta coperta con almeno una dose e l'88% con ciclo completo.
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