Covid, 134 i positivi nel Salento. Più della metà contagiata all'estero. La nuova la nuova mappa del contagio

Covid, 134 i positivi nel Salento. Più della metà contagiata all'estero. La nuova la nuova mappa del contagio
di Maddalena MONGIÒ
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Venerdì 11 Settembre 2020, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 11:30
Il 53 per cento dei positivi salentini si è contagiato all'estero. Lo rende noto il report settimanale dell'Asl Lecce che dal 3 giugno raccontando la fase 3 del Covid nel Salento.
La crescita dei contagi, in termini percentuali, dal 2 giugno scorso, è esponenziale: più 86 per cento, ma in numeri assoluti i numeri sono bassi.
Attualmente i positivi in provincia di Lecce sono 134 (122 la settimana scorsa). Un dato, almeno per ora, non preoccupante.
Un risultato che è frutto del lavoro quasi certosino messo in atto dal Servizio di Igiene pubblica della Asl di Lecce diretto da Alberto Fedele. I positivi, dall'inizio della pandemia sono 715, settimana scorsa erano 684. Il report è redatto da Fabrizio Quarta, direttore dell'unità operativa di Epidemiologia e Statistica dell'Asl.
Due i nuovi contagi di ieri. Il primo è quello di un bimbo di 8 anni di Tricase rientrato dalla Sardegna con i genitori che, invece, sono risultati negativi al tampone. I primi test sono stati all'ospedale Panico di Tricase (una trentina i contatti in isolamento, come da prassi). Il secondo caso è quello di un ragazzo rientrato da una vacanza a Malta.
E qui bisogna dire che proprio i viaggi dei salentini all'estero hanno determinato la maggior parte dei contagi: 71 su 134. Più di uno su due, appunto.
 

Contestualmente è diminuito il numero di comuni che non hanno mai ospitato il virus. Sono 19 i comuni con zero contagi. Nel dettaglio: Alessano, Montesano Salentino, Seclì, Andrano, Morciano di Leuca, Spongano, Botrugno, Ortelle, Surano, Castrignano de' Greci, Palmariggi, Tiggiano, Castro, Patù, Tuglie, Diso, Ruffano, Giuggianello, San Cassiano. Si assesta, invece, la distribuzione equa dei contagi fra uomini e donne dopo che per tre mesi le seconde erano quelle più colpite.
Ma un altro elemento interessante riguarda l'età media dei contagiati. Per gli uomini è passata da 56 a 48 anni, mentre per le donne a 55 anni (settimana scorsa era di 56 anni). La fascia d'età più colpita rimane quella fra i 50 e i 69 anni (34%), seguita da quella che va dai 36 ai 49 anni (19%), poi c'è un 16 per cento da 0 a 35 anni, un 13 per cento da 80 a 89 anni e a chiudere l'8 per cento degli over 90. Dei 715 contagiati, 356 sono uomini e 359 sono donne. Buone notizie sul fronte dei ricoveri, al momento sono solo 6 i casi Covid, tutti ricoverati nel reparto di Malattie infettive del Vito Fazzi di Lecce che è l'ospedale con il maggior numero di ricoveri dall'inizio della pandemia (164), Galatina ha avuto 85 ricoverati. Per il post Covid, ossia la fase in cui il paziente supera la fase acuta pur avendo ancora bisogno di cure essendo positivo, a San Cesario sono stati ricoverati in 43 e a Copertino (ormai uscito definitivamente dalla rete Covid) 38. Su 346 pazienti che hanno avuto bisogno del ricovero in ospedale, 16 sono finiti in Rianimazione per le complicazioni della malattia. Ci sono stati anche i decessi: 79 in totale, l'11 per cento dei contagiati e se l'età media dei contagiati si abbassa il prezzo della vita lo pagano principalmente gli anziani. Il 70 per cento dei positivi al Sars-CoV-2- è guarito.
Il dato sul numero elevato di contagi per chi rientra dall'estero e dalla Sardegna consiglia prudenza e prevenzione. La Asl di Lecce si è attivata per l'esecuzione dei tamponi per chi rientra da Spagna, Malta, Grecia, Croazia, Sardegna, e che soggiornano o sono residenti nel Salento. Due le postazioni: il Drive-in Clinic attivato alla Cittadella della Salute di Lecce, in via Miglietta, e l'ospedale Panico di Tricase.
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