Anche nel Salento situazione grave: 24 decessi in una settimana

Anche nel Salento situazione grave: 24 decessi in una settimana
di Maddalena MONGIÒ
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Venerdì 26 Marzo 2021, 16:09 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 12:14

Il Covid impera e il Salento soffre al pari di tutta l'Italia. Casi in aumento vertiginoso fanno salire la tensione al Dea e la Asl di Lecce rinnova l'appello ai cittadini affinché rispettino le norme di prevenzione del contagio: «La nostra provincia sta attraversando una fase di estrema difficoltà, con un incremento considerevole dei nuovi contagiati e dei posti letto occupati. Auspichiamo un appiattimento nella curva di crescita - che dopo oltre una settimana di zona rossa dovrebbe cominciare ad emergere - ma ci stiamo adoperando per attivare nuovi posti letto perché prevediamo incrementi nei numeri dei ricoveri. Abbiamo quindi il dovere e la necessità di chiedere a tutti i cittadini e a tutte le cittadine un grande aiuto e uno sforzo ulteriore: perché il sistema regga, anche in questa terza ondata, è necessario il supporto di tutti, con il rispetto delle regole che la zona rossa richiede e delle tre indicazioni anticontagio (distanziamento, corretto uso della mascherina e lavaggio delle mani)». L'implacabile crescita della curva epidemica muove l'appello della Asl, sull'onda di analoga considerazione dell'assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco. E che la situazione sia preoccupante lo documenta il Report settimanale sull'andamento della pandemia in provincia di Lecce, curato dal direttore dell'Ufficio di Epidemiologia e Statistica della Asl di Lecce Fabrizio Quarta. Un report che settimana dopo settimana racconta la pandemia e in queste ultime tre settimane la crescita incontrollata dei contagi. Il 12 marzo si contavano 2,7 positivi ogni mille abitanti, il 19 erano 3,8 e ieri 4,7. In tre settimane l'incremento dell'incidenza del contagio è stato del 57%. Quadro a tinte fosche, quello dei contagi. In una settimana il Salento ne ha contati 1.707 con 24 morti (certificati dal Bollettino giornaliero della Regione Puglia), mentre nella stessa settimana dello scorso anno quando la pandemia muoveva i primi passi risultarono positivi 105 salentini e 4 diedero l'addio alla vita. La successione dei contagi è da capogiro: ieri erano 243 con 5 morti (12 e 1 morto nella stessa data del 2020); il 25 marzo erano 152 e 4 morti (3 e 1 morto); il 24 marzo una punta di 309 e 3 morti (12 e 1 morto); il 23 marzo 239 e 4 morti (29 e 1 morto); il 22 marzo 89 e 5 morti (17 e 1 morto); il 21 marzo 169 positivi (15 e nessun morto); il 20 marzo 267 e 2 morti (17); il 19 marzo 239 e 3 morti. Dal Report Asl si evince che attualmente sono 3.755 i positivi al Covid, con 33 comuni il fascia rossa, ossia con un'incidenza del contagio ben al di sopra della media provinciale. In maglia rossa, fra gli altri, per l'alta incidenza dei contagi ogni mille abitanti: Miggiano (12), Squinzano (16), Lizzanello (10,5), Scorrano (8,8), Diso (9,3), Palmariggi (11,9), Supersano (10,2), Trepuzzi (9,1). Sale il numero dei ricoverati e a inizio settimana l'assessore regionale alla Sanità, Pierluigi Lopalco, ha fatto un sopralluogo negli ospedali salentini per tastare il polso del sistema sanitario.
Il direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, ha dichiarato a Quotidiano l'incremento di posti letto Covid: «Con l'assessore Lopalco abbiamo fatto una ricognizione e un cronoprogramma per portare a settanta i posti letto Covid all'Ospedale di Galatina. Porteremo a 36 i posti letto di Malattie infettive, mentre i sette posti di osservazione breve del pronto soccorso saranno portati a dodici e destinati alla Medicina d'urgenza. Al Dea destineremo i 24 posti di Medicina d'urgenza al Covid, mentre la Rianimazione è già stata portata da 24 a 32 dopo l'arrivo degli anestesisti da Gallipoli, la terapia intensiva respiratoria annessa alla Pneumologia Covid aumenta da otto a sedici posti letto», ma in queste ore è in corso la valutazione per un ulteriore ampliamento della capacità di ricezione dei malati. Per la Rianimazione del Dea, il Report della Asl, riporta a quota 26 ricoverati anche se nella giornata di ieri sono arrivati a 28 pazienti su 32 posti attivati (c'è possibilità di incremento fino a 40). Dall'inizio della pandemia sono stati ricoverati in Rianimazione 173 degenti (13 nella settimana dal 19 al 26) e 120 purtroppo non ce l'hanno fatta. Verso la saturazione anche il reparto di Pneumologia Covid con 51 ricoverati su 330 dall'inizio dell'apertura del reparto a novembre dello scorso anno. Sono 192 i salentini contagiati che attualmente si trovano ricoverati al Dea o a Galatina che è stato destinato ad essere ospedale Covid, mentre i decessi salgono a 311 e sono il 2,3 per cento dei contagiati. La percentuale dei guariti è del 76 per cento: settimana scorsa era del 78 per cento.

Al Dea destineremo i 24 posti di Medicina d'urgenza al Covid, mentre la Rianimazione è già stata portata da 24 a 32 dopo l'arrivo degli anestesisti da Gallipoli, la terapia intensiva respiratoria annessa alla Pneumologia Covid aumenta da otto a sedici posti letto», ma in queste ore è in corso la valutazione per un ulteriore ampliamento della capacità di ricezione dei malati. Per la Rianimazione del Dea, il Report della Asl, riporta a quota 26 ricoverati anche se nella giornata di ieri sono arrivati a 28 pazienti su 32 posti attivati (c'è possibilità di incremento fino a 40). Dall'inizio della pandemia sono stati ricoverati in Rianimazione 173 degenti (13 nella settimana dal 19 al 26) e 120 purtroppo non ce l'hanno fatta. Verso la saturazione anche il reparto di Pneumologia Covid con 51 ricoverati su 330 dall'inizio dell'apertura del reparto a novembre dello scorso anno. Sono 192 i salentini contagiati che attualmente si trovano ricoverati al Dea o a Galatina che è stato destinato ad essere ospedale Covid, mentre i decessi salgono a 311 e sono il 2,3 per cento dei contagiati. La percentuale dei guariti è del 76 per cento: settimana scorsa era del 78 per cento.
 

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