Lancia la spazzatura dall'auto. Il sindaco pubblica il video sui social: «La vergogna è l'unico modo per rispettare le regole»

Lancia la spazzatura dall'auto. Il sindaco pubblica il video sui social: «La vergogna è l'unico modo per rispettare le regole»
di Antonella MARGARITO
2 Minuti di Lettura
Martedì 28 Aprile 2020, 18:13 - Ultimo aggiornamento: 19:04

«Non tollero questo atteggiamento, non è “sfruttando” una situazione come quella attuale che si può fare i furbi». Il sindaco di Gallipoli Stefano Minerva denuncia l'inciviltà dei suoi contittadini. Alcuni si intende. Le telecamere di sicurezza sparse nella città di Gallipoli hanno ripreso un cittadino che dal finestrino della sua auto ha abbandonato in un cestino comunale del centro storico una busta di spazzatura. Mentre altri, nottetempo, si sono recati a piedi per abbandonare altre sacchi pieni di rifiuti. Un uomo, con ombrello in mano l'ha perfino lanciato il sacco di spazzatura. Un atteggiamento che non è piaciuto al primo cittadino che ha denunciato l'accaduto pubblicando il video ripreso dalle telecamere sulla sua pagina facebook.
 


«Ho decido di pubblicare questo video perché voglio essere chiaro. La situazione di emergenza in cui versa anche la nostra città non autorizza nessuno a mettere da parte il rispetto e il decoro per Gallipoli. Questa maleducazione non la tollero perché il comportamento scorretto di alcuni non fa altro che ledere l’immagine di una città fatta di persone perbene - dichiara Minerva - . Non volete farlo perché non amate la città? Sappiate che le numerose telecamere e le fototrappole dislocate in punti strategici ci danno la possibilità di risalire ad ogni maleducato. Grazie al lavoro della Polizia Locale, della Commissione Ambiente e dell’Ufficio Servizi Informatici riusciamo a risalire a tutte le immagini e a multare chi compie l’illecito».
 


Parole dure dal sindaco che dice di non tollerare «un atteggiamento di questo tipo, non è “sfruttando” una situazione come quella attuale che si può fare i furbi.
Non esiterò a pubblicare le immagini dei responsabili. Forse la vergogna pubblica è per alcuni l’unico modo per rispettare le regole».

© RIPRODUZIONE RISERVATA