Buoni spesa fino a 400 euro, Comuni pronti: ecco i requisiti per ottenerli e quando presentare domanda

Buoni spesa fino a 400 euro, Comuni pronti: ecco i requisiti per ottenerli e quando presentare domanda
di Valeria BLANCO e Francesco RIBEZZO PICCININ
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Giovedì 2 Aprile 2020, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 11:27
Buoni spesa da 100 a 300 euro a seconda della composizione del nucleo familiare. E incrementati di ulteriori 100 euro per un totale massimo di 400 euro - se in famiglia c'è un bimbo con meno di tre anni. Sono i numeri attesi da centinaia di famiglie a Lecce.
È stato pubblicato nel tardo pomeriggio di ieri, sul sito del Comune, l'avviso (con relativo modulo di domanda) perché le famiglie leccesi in difficoltà - acuite dalla pandemia da coronavirus - possano avere accesso ai buoni da spendere per beni di prima necessità: cibo, farmaci e prodotti per l'igiene personale.

Le domande si potranno inviare già a partire da lunedì e occorre fare presto: il Governo ha messo a disposizione 400 milioni di euro, assegnando a Lecce un plafond di 556mila euro, e le domande saranno esaminate a scorrimento dei richiedenti aventi diritto, secondo l'ordine cronologico di arrivo, dando priorità a quelli non assegnatari di sostegno pubblico, fino ad esaurimento delle risorse. A breve sarà disponibile anche la lista degli esercizi commerciali che, convenzionati con il Comune, accetteranno i buoni spesa.



Possono richiedere il sussidio i residenti che non hanno disponibilità economiche per soddisfare le primarie esigenze della famiglia, cioè coloro che non hanno reddito né risparmi: non si devono cioè possedere depositi o conti correnti bancari a cui poter attingere per le necessità primarie. Le risorse vanno assegnate a chi non percepisce altre forme di sostegno al reddito: esclusi quindi i beneficiari di reddito di cittadinanza, reddito di inclusione, Naspi (indennità di disoccupazione) o altri ammortizzatori sociali come cassa integrazione, oppure pensioni sociali o di invalidità, per un importo superiore a 500 euro. I voucher spettano a disoccupati, inoccupati o a chi, pur avendo un lavoro, risulta occupato in attività non essenziale sospesa in conformità con il Dpcm del 20 marzo con privazione dello stipendio o di qualsiasi reddito.

Nel dettaglio andranno 100 euro alle persone sole; 150 euro alle famiglie composte da due persone; 200 euro per tre persone; 250 per quattro e 300 per cinque componenti. Se nel nucleo familiare sono presenti minori di età inferiore a 3 anni alla somma spettante si aggiungono ulteriori 100 euro. Dettaglio importante: i requisiti devono essere posseduti da tutti i componenti del nucleo familiare.
Per richiedere il beneficio occorre scaricare il modulo già disponibile sul sito del Comune (sezione News), compilarlo in ogni sua parte, sottoscriverlo e allegare la copia del documento di identità.

«Il modulo - ha specificato il sindaco Carlo Salvemini - va presentato solo attraverso il numero whatsapp del Contact center Emergenza Covid19 attivato ad hoc dal Comune, questo per evitare ai cittadini gli spostamenti da e verso gli uffici comunali».
Il numero whatsapp 335.1825275 è attivo 24 ore su 24 e garantisce la risposta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 17.30. Per inviare moduli e documenti, basta fotografarli con lo smartphone e, poi, inviare la foto. Ci si potrà far aiutare: non è necessario che il numero whatsapp corrisponda al nominativo del richiedente, ma nella domanda bisogna indicare un numero di cellulare a cui inviare un sms o whatsapp di conferma. Il Contact center attribuirà un numero di protocollo alla domanda e la invierà al Comune che verificherà i requisiti. L'esito della domanda sarà comunicato con un sms. Per supporto alla compilazione della domanda è attivo (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18) anche un numero verde: 800.270850.

Intanto, l'arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia, e don Nicola Macculi, direttore della Caritas, hanno rivolto ai sindaci una lettera «come invito e incoraggiamento a individuare veramente tutte le persone che necessitano di tale misura di sostegno».

Diversa la situazione a Brindisi. Da ieri mattina, infatti, è possibile compilare le richieste, che si potranno inviare però da oggi. Sempre rimanendo a casa. Dei 400 milioni di euro stanziati dal governo a questo scopo, al Comune di Brindisi arriveranno circa 644mila euro, che serviranno per l'erogazione di appositi buoni spesa. Per richiederli è necessario compilare e firmare il modulo predisposto che si può scaricare sul sito del Comune www.comune.brindisi.it. Al modulo va allegata una copia del documento di identità valido.
Il modulo e la copia del documento devono essere inviati all'indirizzo email: serv.soc@comune.brindisi.it, oppure inviati in foto (sia del modulo compilato e firmato sia della carta d'identità) tramite Whatsapp ai numeri: 366-9333401 oppure 366-9333402.

«Prima di tutto - spiega il sindaco Riccardo Rossi - abbiamo bandito l'avviso per i commercianti, chiedendo alle attività di beni alimentari e di prima necessità presenti sul territorio comunale di Brindisi la disponibilità a fare sì che le persone possano spendere questi buoni, invitando tutti a dare la disponibilità. Al momento le attività accreditate sono 23, ma noi speriamo di arrivare a circa cento, perché abbiamo bisogno di una rete estesa, possibilmente in tutti i quartieri, in modo che chiunque abbia questi buoni li possa spendere nei pressi della propria abitazione».

Il secondo passo, prosegue il sindaco, «consiste nell'identificare la platea di concittadini che sono in stato di bisogno e che hanno quindi la possibilità di ricevere questi buoni. L'indicazione che abbiamo ricevuto dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dall'Anci è quella di dare massima priorità a chi è scoperto da qualunque tipo di reddito e sostegno economico. In prima battuta, quindi, forniremo a loro i buoni, dopo di che saranno valutate le domande di chi ha un minimo di sostegno attraverso aiuti di Stato o regionali come il reddito di cittadinanza, il reddito di inclusione, la cassa integrazione, la Naspi».

Per chi non ha dimestichezza con gli strumenti informatici ed ha bisogno di una mano, anche di qualcuno che vada a ritirare a casa il modulo, c'è un numero di telefono al quale risponderà una persona dell'amministrazione comunale. Il numero al quale fa riferimento il sindaco è lo 366-9333421, che sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, a partire da oggi. «Non sono ammesse - ribadisce il sindaco - file fuori dai Servizi sociali. Tutto si potrà fare telematicamente, senza pregiudicare il contenimento che impedisce la diffusione del contagio». I buoni saranno compresi tra i 100 ed i 250 euro in base alla numerosità del nucleo familiare e saranno erogati in blocchetti con buoni dal valore di dieci euro l'uno, che gli utenti potranno spendere nei negozi convenzionati.

Iniziative simili a quella di Brindisi, grazie ai fondi governativi, sono state attivate nel frattempo anche a Fasano, Mesagne e Francavilla Fontana.
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