Dad a scuola: istituti chiusi in cinque comuni. Il sindacato: mancano le condizioni di sicurezza. Emiliano: «Non posso emanare ordinanza»

Dad a scuola: istituti chiusi in cinque comuni. Il sindacato: mancano le condizioni di sicurezza. Emiliano: «Non posso emanare ordinanza»
6 Minuti di Lettura
Venerdì 7 Gennaio 2022, 12:34 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 22:56

Dopo Copertino e Orsara anche Lizzanello, Soleto e Grumo Appula decidono di far slittare l'inizio delle lezioni in presenza. Mentre a Brindisi i sindaci compatti esprimono tutta la loro perplessità sulla riapertura delle scuole. E lo stesso fa il sindacato. «Noi siamo per la scuola in presenza e in sicurezza, ma in questo memento è chiaro che non ci sono le condizioni. Ritardare ha un senso soltanto se si passa dalle parole ai fatti: soltanto se il tracciamento e lo screening avvengono in maniera continuativa, soltanto se la campagna vaccinale è in grado di fornire delle risposte immediate, concrete dal punto di vista quantitativo nel giro di 15-20 giorni». Lo sostiene il segretario della Cisl Scuola Puglia, Roberto Calienno, secondo il quale «la scuola riparte in presenza lunedì 10 gennaio, con tanti troppi dubbi».  Tra le «troppe incongruenze», la Cisl segnala, tra l'altro, che il «disagio ricade sui dirigenti scolastici che sono costretti ad assumersi la responsabilità del controllo di una sorta di green pass per i ragazzi che devono avere accesso a scuola: non c'è l'obbligo vaccinale ma al tempo stesso ci dev'essere il controllo sul possesso o meno del green pass». Inoltre «viene reintrodotto il rispetto della distanza interpersonale di 2 metri, per esempio negli orari di mensa, senza considerare che le scuole, molto spesso, non hanno gli spazi mensa adeguati per il rispetto di tale distanza».

Emiliano: La Regione non può emanare ordinanze

La Regione però ha le mani legate e la conferma è arrivata dal presidente Michele Emiliano: «Non posso intervenire con un'ordinanza regionale - prosegue Emiliano - perché lo scorso 6 agosto è stato emanato il decreto legge 111, (poi convertito in Legge con modificazioni) che consente ai presidenti delle Regioni di derogare alle disposizioni nazionali solo quando una regione si trova in zona rossa.

La Puglia in questo momento si trova in zona bianca, ha un tasso di incidenza dei contagi e delle ospedalizzazioni inferiore alla media nazionale e percentuali di vaccinazione sopra la media. Quindi non ci sono i presupposti giuridici». «Quello che sicuramente possiamo fare - aggiunge - è spingere al massimo sulle vaccinazioni. La Puglia è di gran lunga la prima regione italiana ad aver protetto i bambini con la migliore copertura vaccinale, come vedete dal grafico allegato, ma ciononostante abbiamo raggiunto al momento solo il 25,2% del target». Poi Emiliano riporta alcuni dati: «Per quanto riguarda i pugliesi di 12-19 anni: l'83% ha ricevuto almeno una dose, il 76%, due dosi (+5,3 punti della media nazionale), l'8% ha già il richiamo. Siamo anche tra le Regioni che più hanno vaccinato docenti e personale scolastico». «Il lavoro va avanti - conclude - cercando sempre di fare meglio». 

La scelta dei comuni che hanno deciso di far sittare la riapertura

«Ci è sembrata la soluzione più saggia in linea con le decisioni adottate da altri Comuni sparsi sul territorio nazionale - scrive su Facebook il sindaco di Lizzanello Costantino Giovannico -. La variante Omicron si sta diffondendo a macchia d’olio e anche noi abbiamo registrato diversi focolai nelle nostre due comunità (Lizzanello e Merine). Stessa decisione per il comune di Soleto, dove il rientro a scuola in presenza è stato rinviato di 4 giorni. Con un'ordinanza apposita, il sindaco ha infatti disposto la dad dal 10 al 14 gennaio. 

A Grumo chiuse le scuole per l'infanzia e mensa sospesa per tutti

Nella città di Grumo Appula il sindaco Michele Minenna ha sospeso l'attività didattica in presenza per tutti i plessi scolastici delle scuole dell'infanzia del Comune, per il periodo compreso tra il 10 e il 14 gennaio, salvo proroghe. Inoltre, è stata sospesa la mensa scolastica per lo stesso periodo sia per il ciclo della scuola primaria che dell'infanzia. La scelta si è resa necessaria per il gran numero di casi covid registrati in città: infatti, dall'ultimo bollettino fornito dalla Asl di Bari il tasso di positività ogni 100mila abitanti è pari a 1.623,8. 


A Copertino il picco di contagi riporta i ragazzi in Dad per una settimana

Il primo comune a decidere di non riaprire le scuole lunedì era stato Copertino, dove i contagi continuano purtroppo a salire: 1087 il dato di ieri. «Ma le persone positive potrebbero essere molte di più - avverte la sindaca Sandrina Schito -, perché parte delle attività di tracciamento sono saltate».  Nelle ultime ore, inoltre, la prima cittadina ha ricevuto una nota dei pediatri locali che sottolinea come il contagio si stia enormemente diffondendo tra i bambini e i ragazzi: inevitabile dunque la decisione della sindaca, sentite le dirigenti scolastiche, di emanare un’ordinanza con cui bloccare per la prossima settimana le lezioni in presenza.

Schito: tuteliamo ragazzi e famiglie

«Una decisione a tutela dei ragazzi e delle famiglie”, spiega Sandrina Schito, “in attesa che questi numeri preoccupanti scendano. E invitando tutti a rispettare le regole anti-contagio, in testa l’obbligo di mascherine e il distanziamento, perché questa variante Omicron è altamente contagiosa e non meno pericolosa delle altre che abbiamo sperimentato nelle precedenti ondate pandemiche». 

La situazione di Orsara

Dopo l'aumento del numero dei contagi, salito da 14 a 43, il sindaco di Orsara di Puglia (Foggia), Tommaso Lecce ha emanato una ordinanza che dispone la «sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, compreso il micro-nido, dal 10 al 15 gennaio». Inoltre sono sospesi anche i «servizi di mensa scolastica e trasporto per l'intero periodo della sospensione dell'attività didattica in presenza».

Intanto il sindaco teme che il numero dei contagi possa aumentare, lo diranno i risultati dello screening durante il quale sono stati effettuati complessivamente 150 tamponi antigenici. «Questo significa - per il primo cittadino - che con le conferme che arriveranno dopo i tamponi molecolari della Asl, il numero degli orsaresi positivi al Covid è destinato a salire». «L'incremento dei casi ci preoccupa - conclude - per questo rivolgo un appello a tutta la cittadinanza: chi non l'ha ancora fatto si vaccini. È importante che il maggior numero di persone possibili completi il ciclo delle tre dosi».

Leo: non esistono presupposti per ordinanza

Le altre scuole per adesso riprenderanno invece come previsto lunedì prossimo. Anche secondo l'assessore regionale Sebastiano Leo, infatti, al momento non esistono i presupposti per uno slittamento. «Essendo in zona bianca non ci sarebbero i presupposti giuridici per una eventuale ordinanza. Il nostro obiettivo adesso è vaccinare il più possibile e la Puglia è prima per quelle pediatriche - prosegue - è chiaro, però, che ci sono alcuni problemi legati all'aumento dei contagi Covid, ci sono docenti e personale scolastico in quarantena perché positivi, mancano le mascherine Ffp2. Però, allo stato attuale, rispetto ad una eventuale ordinanza regionale non ci sono le condizioni. Comunque stiamo monitorando la situazione e vediamo cosa succede nelle prossime ore».

© RIPRODUZIONE RISERVATA