Spesa ai centri commerciali. Salvemini: "I leccesi potranno andare a Surbo e a Cavallino". Il Codacons scrive al Prefetto: il divieto resta

Spesa ai centri commerciali. Salvemini: "I leccesi potranno andare a Surbo e a Cavallino". Il Codacons scrive al Prefetto: il divieto resta
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Venerdì 1 Maggio 2020, 16:08 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 21:25
Il nodo degli ipermercato alle porte della città sembrava risolto. Ma così non è. Questa mattina infatti il sindaco del capoluogo, Carlo Salvemini, era tornato su uno degli argomenti più dibattuti nel rebus spostamenti dopo l'ultimo Dpcm del premier Giuseppe Conte.

Salvemini lo aveva già anticipato ma nell'ultima diretta social è stato ancora più categorico. «In tanti mi chiedono se si può andare a fare la spesa all'Ipercoop di Surbo o al Conad di Cavallino. La risposta è sì – ha detto il sindaco di Lecce – e si potrà fare a partire dal 4 maggio. Perché non sempre i punti vendita sotto casa sono quelli più economici». In altre parti d'Italia allo stesso quesito è stata data una risposta diversa.


Ma il Codacons non è d'accordo e in una lettera al prefetto di Lecce si chiede un chiarimento definitivo sulla vicenda segnalando che i consumatori rischiano di ritrovarsi loro malgrado a infrangere la legge.
Secondo l'avvocato Cristian Marchello, rappresentante dell'associazione, tale interpretazione del disposto governativo si baserebbe da un lato sul venir meno del divieto di circolazione tra Comuni all’interno della stessa Regione (consentita per i soli casi previsti dal DPCM) e dall’altro sullo stato di necessità correlato all’approvvigionamento alimentare e sulla graduale riapertura di diverse attività commerciali, che consente ai cittadini di muoversi per recarvisici (cfr. FAQ pubblicate sul sito del Governo). Ciò tuttavia contrasterebbe con il principio di vicinanza rispetto alla propria abitazione che ha permeato sino a qui tutti gli interventi legislativi e regolamentari in materia di contrasto al Covid-19.
A complicare il quadro, con post pubblicato sulla pagina ufficiale Facebook del Comando della Polizia Locale di Cavallino proprio oggi in cui si precisa espressamente che  “A seguito di notizie diffuse a mezzo stampa, pervengono numerose richieste di chiarimenti in merito alla possibilità di spostamento da altri comuni per fare acquisti presso le grandi strutture di vendita di Cavallino. Corre l'obbligo di ribadire che, anche dal 4 maggio, lo spostamento in un comune diverso per fare semplicemente la spesa NON è consentito, a meno che non si dimostri tramite autocertificazione, soggetta a successiva verifica, che i prodotti da acquistare siano IRREPERIBILI presso gli esercizi del proprio comune.
La Polizia Locale di Cavallino continuerà ad effettuare assidui servizi di controllo mirati a verificare tale motivo di spostamento da altri Comuni.”

 
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