Coronavirus: tutti negativi i test effettuati al policlinico di Bari. Allarme rientrato per i due ventenni provenienti da Lodi e per l'aviere di Lecce

Coronavirus: tutti negativi i test effettuati al policlinico di Bari. Allarme rientrato per i due ventenni provenienti da Lodi e per l'aviere di Lecce
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Sabato 22 Febbraio 2020, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 13:35

BARI - Sono tutti negativi i test effettuati sui pazienti che presentavano sintomi compatibili con il Coronavirus. L'annuncio arriva dal direttore del dipartimento salute della Regione Puglia, Vito Montanaro. «I test effettuati oggi al Policlinico di Bari sui pazienti che presentavano sintomi compatibili con N-COV 19 sono risultati negativi», ha comunicato Montanaro.
Negativi, dunque anche i test effettuati a Bari su una coppia di 20enni provenienti da Lodi che presentavano sintomi sovrapponibili a quelli del nuovo coronavirus. Sono attualmente ricoverati in isolamento nel reparto di malattie infettive del Policlinico di Bari. I due 20enni, originari della provincia di Bari, erano tornati in Puglia da Lodi dove lavorano. 
Intanto sono giunti i risultati dal Policlinico di Bari (che si occupa in Puglia dell'emergenza coronavirus) del tampone effettuato su un militare 25enne salentino, in licenza da Treviso, ricoverato da sabto sera  al Vito Fazzi di Lecce con febbre e tosse. Il tampone è negativo.

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I primi esami fatti nell'ospedale salentino avevano già escluso che si tratti di nuovo coronavirus.
L'aviere presentava una leggera febbre, ma era in buone condizioni generali. Si è deciso per il suo ricovero per evitare di rimandarlo in caserma. Ma si tratta - come ha tenuto a specificare l'Asl di Lecce - di «un ricovero ordinario per polmonite senza criterio epidemiologico». In ogni caso, siccome il paziente proveniva da una zona limitrofa a quelle considerate in questo momento a rischio e che, dopo il Consiglio dei ministri di ieri, saranno presidiate dall'esercito, seguendo il protocollo il personale sanitario è intervenuto con tuta e maschere di protezione (vedi foto in alto). Si è anche proceduto alla chiusura, temporanea, di alcuni ambienti per effettuare una sanificazione in via precauzionale. Prelevati dei campioni inviati subito al Policlinico di Bari per gli accertamenti del caso, accertamenti dei quali si attende invece ancora l'esito. Nessun intervento per i genitori del giovane, che invece si presentavano in perfette condizioni di salute.

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Nel pomeriggio la Regione aveva dissipato i dubbi, invitando tutti a stare tranquilli. «Non c'è alcun allarme e alcuna psicosi ingiustificata in Puglia a seguito dei casi di coronavirus in Lombardia e Veneto. Tutti i possibili casi sospetti, anche quelli che non avevano nessun criterio epidemiologico e che hanno destato interesse da parte della stampa locale nelle ultime ore sono passati al vaglio puntuale dei Dipartimenti di Prevenzione e del centro di riferimento per la diagnosi del nuovo coronavirus: nessun contagiato è stato finora identificato». Lo ribadisce in una nota il direttore del Dipartimento Politiche della Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro.

Indubbio - prosegue in una nota - che i casi di contagio in Italia abbiano «portato ad un innalzamento ulteriore del livello di sorveglianza e di attenzione da parte delle autorità sanitarie della regione. Ciò al fine di non sottovalutare alcun elemento di rischio. La Regione ha provveduto a rendere disponibili tutti i dispositivi di protezione individuale (Dpi) per gli operatori sanitari di tutti i pronto soccorso e di tutte le strutture sanitarie» e per tutti «i Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta oltre che quelli degli Scap che dovessero essere chiamati a valutare eventuali pazienti sintomatici». «Sono state, infine, intraprese - aggiunge - tutte le azioni per il tempestivo allineamento a quanto previsto dall'ordinanza del Ministero della Salute che, come è noto, prevede misure di sorveglianza attiva e di profilassi basate sulla tempestiva segnalazione alle autorità sanitarie, ai Dipartimenti di prevenzione, ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta di chi abbia fatto ingresso in Italia da meno di 14 giorni dal soggiorno in aree a rischio della Cina dove è in corso l'epidemia da nuovo coronavirus».

«Queste persone, per la salvaguardia della salute collettiva - conclude la nota - sono invitate all'isolamento fiduciario a domicilio e a non violarlo concordando qualsiasi azione in accordo con i Dipartimenti di prevenzione territorialmente competenti, con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta. Non è altresì prevista l'esecuzione a tappeto di tamponi faringei per la verifica della presenza del nuovo coronavirus, come anche ribadito dal Ministero della salute, tranne in quei casi in cui le autorità sanitarie dovessero ravvisarne la necessità dopo attente e puntuali valutazioni».

L'obiettivo, insomma, è rasserenare la popolazione attraversata da un diffuso e profondo senso di paura. Al punto che oggi un aereo proveniente da Milano Malpensa e atterrato nelle scorse ore a Brindisi Papola Casale è rimasto bloccato in pista, dopo l'atterraggio, per un sospetto allarme coronavirus. Un passeggero, infatti, ha avuto un malore nel corso del volo e si è scatenato il panico. In realtà si è trattato di un infarto, per il quale il passeggero è stato soccorso dopo i primi concitati controlli a bordo del velivolo.

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Le fake news si rincorrono. Nel capoluogo di Puglia, a Bari, è circolata la falsa notizia di un caso sospetto di coronavirus su un piccolo di appena 2 anni. 

Quanto ai controlli e alla prevenzione, negli aeroporti di Bari e Brindisi e nei pronto soccorso e in tutti i presidi sanitari pugliesi le misure di allerta contro l'eventuale diffusione del coronavirus n-19 restano operative come da protocollo. La prossima settimana, lunedì o martedì, tornerà a riunirsi la task force regionale costituita nelle scorse settimane sulla questione coronavirus, per fare il punto sulla situazione e valutare eventuali ulteriori misure preventive alla luce dei casi accertati in Lombardia e Veneto.

 

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