Chiedono di essere stabilizzati i 9 operatori socio sanitari che erano in servizio presso il penitenziario di Lecce. Il loro contratto è scaduto il 31 marzo scorso dopo aver svolto il lavoro durante il periodo della pandemia ed esattamente dal 21 maggio 2020. Ora, archiviata la fase di emergenza, si sentono abbandonati oltre ad essere rimasti disoccupati senza la salvaguardia della loro professionalità.
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«Abbiamo svolto - spiegano gli operatori socio-sanitari - le nostre mansioni al triage.
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Tra l'altro, non ricevono lo stipendio dal dicembre dello scorso anno. «Siamo stati reclutati dalla Protezione Civile e pagati con i soldi dell'emergenza Covid. Dopo 22 mesi di servizio, il giusto riconoscimento per noi è un posto di lavoro stabile, cosa che in altre regioni è già avvenuto con la proroga del contratto se non addirittura con la stabilizzazione del rapporto di lavoro».