Consorzi di bonifica: i sindaci non voglio pagare. Lettera-esposto ad Emiliano

Un campo agricolo
Un campo agricolo
di Donato NUZZACI
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Sabato 6 Agosto 2016, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 14:35
Una lettera-esposto dettagliatissima, con tanto di richiesta “d’immediata sospensione delle ingiunzioni di pagamento” delle cartelle emesse in questi giorni dai Consorzi di Bonifica Ugento Li Foggi e Arneo, rimasta nei cassetti per qualche giorno, e ora resa pubblica. 
Un lungo documento di 21 pagine firmato da 17 sindaci salentini e cinque associazioni dei consumatori delle province di Lecce e Brindisi che, a quanto pare, ha destato particolare attenzione nei destinatari: il presidente della Regione Michele Emiliano, la sua giunta e il presidente della commissione d’inchiesta sui Consorzi di Bonifica, Giovanni Francesco Stea. 
Ed in piena estate, ritorna d’attualità un altro argomento che si trascina ormai da anni: la polemica tra cittadini e Consorzi sulle richieste di pagamento del tributo per opere di bonifica nella provincia di Lecce. Tra chi, come gli enti di bonifica, pretende il pagamento del tributo per opere relative all'anno 2014 e chi, come tantissimi contribuenti, si rifiuta di saldare le cartelle perché non vede un “beneficio particolare dall’esecuzione delle opere di bonifica”.
 
Da qualche giorno, stanno arrivando nelle case dei cittadini che risiedono nelle aree individuate soggette al tributo, ingiunzioni di pagamento dalla società "Soget srl" incaricata per conto del consorzio di bonifica Ugento Li Foggi, a pochi mesi dall’emissione degli avvisi di pagamento del tributo in particolare il numero “630” (contributo di bonifica miglioramento fondiario) ma anche, in alcuni casi, il numero “648” (contributo di manutenzione per gli impianti di irrigazione). Negli stessi atti di ingiunzione per la “mancata riscossione del contributo” per opere di bonifica di terreni e fabbricati 2014 ed opere irrigue 2012, si legge anche che i cittadini hanno 30 giorni di tempo dalla notifica per adempiere al versamento delle somme, e che, una volta decorso tale termine, potrebbero essere avviate le procedure esecutive previste dalla legge, cioè eventuale pignoramento mobiliare, fermo di beni mobili registrati, pignoramento immobiliare e altro.
Un’iniziativa questa, che ha fatto subito scattare la mobilitazione dei sindaci e delle associazioni dei consumatori. E così, da una riunione indetta a fine luglio dal sindaco di Cutrofiano Oriele Rolli, è scaturita una lettera-esposto firmata dai sindaci di Cutrofiano, Collepasso, Ruffano, Parabita, Tuglie, Neviano, Alezio, Taviano, Montesano salentino, Santa Cesarea Terme, Aradeo, Soleto, Sternatia, Botrugno, Nociglia, Nardò, Minervino di Lecce e dalle associazioni LegaConsumatori Puglia, Altroconsumo, Adiconsum, Adoc Puglia e La Voce del Cittadino.
Nell’esposto, i sindaci, dopo un lungo excursus storico sugli atti più importanti relativi all’attività dei consorzi e la citazione di numerose sentenze in merito alla “legittimità del contributo dovuto ai Consorzi di bonifica”, chiedono al presidente Emiliano di «disporre immediatamente la sospensione delle ingiunzioni di pagamento per la riscossione del contributo di bonifica per terreni e fabbricati codice 630 ed opere irrigue 648, per quanto illogica, illegittima ed immotivata riscossione di pagamento», inoltre di «verificare l'incarico di affidamento diretto alla Soget spa e di disporre con urgenza l'apertura di un tavolo di concertazione per arrivare ad una soluzione bonaria della vicenda ed evitare il ricorso legittimo nelle sedi giudiziarie». Intanto dalla Regione un primo segnale sembra arrivato. L’altro giorno è stato approvato il disegno di legge sulla riforma dei consorzi di bonifica e l’assessore regionale all’agricoltura Leonardo Di Gioia ha convocato per mercoledì prossimo a Bari tutti i sindaci, oltre 100, per discutere della questione del pagamento del tributo 630. 
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