«Tangente da 660mila euro»: a processo l'ex consulente di Palazzo Carafa

Il professore Massimo Buonerba
Il professore Massimo Buonerba
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Mercoledì 8 Marzo 2017, 16:09 - Ultimo aggiornamento: 16:10
A processo l'ex consulente legale del sindaco Adriana Poli Bortone, in carica dfal 1998 al 2007. Il giudice per l'udienza preliminare, Giovanni Gallo, ha rinviato a giudizio il professore Massimo Buonerba, 66 anni, di Lecce. Prima udienza il 5 giugno prossimo davanti ai giudici della seconda sezione penale.

Difeso dall'avvocato sabrina Conte, risponde di concussione per induzione: avrebbe intascato una "tangente" di  660mila  euro, nell'iter dell'aggiudicazione del progetto del filobus di Lecce.  Due tangenti: una  di 186mila euro. E l'altra  di 473mila 520 euro. La prima dopo l’aggiudicazione dei lavori all’Ati formata da Sirti, Imet, Van Hool e Vossloh Kiepe. La seconda in diverse tranche, durante lo stato di avanzamento dei lavori. La condizione che avrebbe posto all’ingegnere Giordano Franceschini per ottenere la progettazione ed indicare le imprese.
Un danno con effetti permanenti, il filobus. Con questa motivazione l’amministrazione comunale di Lecce, nella persona del sindaco Paolo Perrone, si è costituita parte civile con l'avvocato Tiziana Bello.  Tra danno patrimoniale, di immagine e morale sono stati chiesti complessivamente quasi un milione e 660mila euro.
Anche perché il filobus viene ritenuto un’opera sostanzialmente inutile dagli attuali amministratori: “... si ritrova un’opera pubblica che le indagini hanno appurato costituire il frutto di un’attività illecita e che rappresenta per l’amministrazione comunale un danno con effetti permanenti, giacché rivelatasi del tutto inadeguata rispetto alle esigenze della città e pressoché inutilizzata dalla popolazione”, dice, fra le altre cose, l’atto di costituzione di parte civile.

L’istanza del Comune era stata accolta nell'udienza scorsa dal giudice Gallo. Stesso orientamento per l’ingegnere Franceschini (costituitosi con l’avvocato Andrea Sambati).  Rigettata la richiesta dell’avvocato Sabrina Conte sulla competenza territoriale: Roma, ha sostenuto il legale.
Un problema già affrontato nel corso dell’inchiesta, alla luce del fatto che gli atti furono trasmessi alla Procura di Milano per le ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata alla concussione, al riciclaggio ed al favoreggiamento. Questo troncone riguarda Federico De Vittori, di Lugano; Angelo, Renata e Olivier Ferrari (rispettivamente padre, zia e figlio) di Porto Ceresio; di Nicoletta Messina, compagna di Olivier Ferrari; di Giorgio Zoboli, imprenditore di Bologna; di Roberto Buonerba, figlio del professore; e degli imprenditori umbri Giampiero Della Massa e Dario Fabbriciani, che con le fatture false avrebbero consentito la creazione di fondi neri per le tangenti.

Ed ancora, l'amministrazione comunale nell'atto di costituzione di parte civile: “La scelta del professionista cui affidare l’incarico di progettazione del filobus è stata sottratta ai criteri normali di confronto tra più aggiudicatari, sa selezionarsi in base a valutazioni che fossero funzionali alle esigenze di interesse pubblico”, è la posizione dell’amministrazione comunale, riportata nell’atto di costituzione. “Sotto il duplice profilo della qualità della prestazione da conseguire e della economicità dei costi da sostenere”.
In questo stesso atto la “tangente” contestata al professore Buonerba viene ritenuta un danno patrimoniale per il Comune, a fronte dei sei milioni di euro a carico dell’amministrazione sul costo complessivo di oltre 21 milioni di euro per creare la rete del filobus a Lecce. Danno di immagine e morale? “La condotta illecita ha di fatto ingenerato nell’opinione pubblica il sospetto che l’azione amministrativa non sia stata, come invece avrebbe dovuto, ispirata a criteri di legalità, economicità, efficacia, imparzialità e trasparenza”
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