Reddito di cittadinanza: sbloccate le chiamate per i lavori nei Comuni

Reddito di cittadinanza: sbloccate le chiamate per i lavori nei Comuni
di Donato NUZZACI
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Giovedì 3 Dicembre 2020, 08:36

L'attesa per i Puc è finita, si apre un'altra fase per i percettori di Reddito di cittadinanza: sbloccata la piattaforma rimasta ferma per settimane, arrivano ora le prime chiamate per i lavori sociali nei Comuni. Una svolta anche nel Salento che, per numero di beneficiari, è uno dei territori cruciali nel Mezzogiorno e nel Paese.
C'è il via libera ai Puc (Progetti utili alla collettività) che erano rimasti impantanati a causa del blocco della piattaforma informatica che avrebbe dovuto mettere in connessione i dati dei percettori con i progetti degli enti locali (Comuni, ma anche Province) e che, invece, è rimasta a lungo inoperativa a livello centrale. Con gli stessi Centri per l'impiego - snodo importante con i navigator chiamati a fare i mediatori - rimasti inattivi su questo fronte.

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Ora, finalmente, le prime chiamate da parte dei Comuni. Nel giro di poco tempo coloro che sono stati individuati come abili al lavoro tra i circa 47mila salentini attualmente beneficiari della misura di sostegno al reddito, saranno convocati dai navigator per formalizzare la partecipazione (obbligata) progetti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni pubblici. I lavori sociali, appunti, nel proprio Comune di residenza. Una svolta operativa del Reddito, dunque, che nelle intenzioni del governo nazionale servirà a ripagare lo Stato dell'investimento sostenuto per garantire il sostegno economico.
Le cifre, nel Salento, parlano di circa 600 progetti adottati dai 96 Comuni e alcuni dei quali elaborati in fase di progettazione insieme ai rispettivi Ambiti sociali di zona. Alcuni già in partenza. Altri, invece, saranno attivati all'inizio dell'anno e vedranno i beneficiari della card sociale mettersi a disposizione delle pubbliche amministrazioni, in base alle loro attitudini e alla loro formazione. Per 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16.
«Tutti i Comuni della provincia della provincia di Lecce hanno presentato i Puc, e dopo un momento di difficoltà con la piattaforma online di Anpal, l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, sono state trovate le adeguate soluzioni - spiega Silvio Astore responsabile dell'Area Sud dei Centri per l'impiego in provincia di Lecce - finalmente siamo sulla buona strada.

A funzionare è la sinergia tra Piani di Zona e i Centri di impiego che stanno dimostrando la loro presenza e capacità di creare lavoro attraverso i navigator, i quali stanno sostenendo questo percorso e stanno profondendo molto impegno».


Un'attività mirata quella dei navigator. «Come operatori dei Centri per l'impiego siamo al lavoro quasi tutto il giorno e abbiamo già convocato i beneficiari del Reddito per farli aderire ai Puc». A parlare è Laura Lubelli, navigator del Centro per l'impiego di Maglie e aderente alla neonata associazione nazionale Anna (Associazione nazionale navigator). «I nostri compiti spaziano dai Puc ai rapporti con le aziende, con gli altri centri per l'impiego e gli enti di formazione. Incontriamo quasi ogni giorno interi nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza e facciamo una valutazione preliminare su chi è dichiarato abile ad avviarsi al lavoro e, in una seconda fase, prendiamo in carico coloro che hanno sottoscritto il Patto per il lavoro e non hanno un contratto e quindi sono obbligati a partecipare ai Puc. Ricordiamo che la finalità del navigator è sottoscrivere un contratto di lavoro e reintegrare persone all'interno di un circuito sociale da cui sono stati emarginati».


Gli esempi ci sono già. Nei dieci Comuni dell'Ambito servizi sociali di Martano il primo municipio ad attivare i Puc è stato Carpignano Salentino. Il sindaco Mario Bruno Caputo è stato tra i primi a sollevare la questione dei problemi burocratici che avevano ostacolato il rapido avvio dei progetti redatti dagli amministratori comunali in collaborazione con l'assistente sociale dell'Ambito. E oggi, a Carpignano, la fase 2 del Reddito è realtà con le prime chiamate.
«Il Reddito di cittadinanza, nel periodo dell'emergenza Covid, è stato un ottimo ammortizzatore sociale - spiega il sindaco di Martano, Fabio Tarantino - e tale misura, una volta a regime, potrà essere anche uno strumento utile per tutte le pubbliche amministrazioni in carenza di organico soprattutto per attività di cura, di tutela e gestione del patrimonio comunale e del patrimonio verde, del controllo all'uscita da scuola e accompagnamento dei bambini».


A Poggiardo sono stati attivati due Puc e altri tre saranno avviati da gennaio. «Il Comune - spiega il sindaco Giuseppe Colafati - ha da sempre collaborato con il Consorzio per i servizi sociali di Poggiardo per utilizzare al meglio le opportunità messe a disposizione dal governo e dalla Regione per le persone che hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro e che con le esperienze fatte hanno maturato una esperienza formativa, di lavoro, di relazione e umana».

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