Surbo, il Consiglio dei Ministri scioglie il Comune per infiltrazioni mafiose

Il municipio di Surbo
Il municipio di Surbo
di Paola ANCORA
2 Minuti di Lettura
Martedì 8 Maggio 2018, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 16:59
Il Consiglio dei Ministri scioglie il Comune di Surbo per infiltrazioni mafiose. Nella riunione di questa mattina, convocata per le 10, il Consiglio ha dunque fatto proprie e condiviso le indicazioni del prefetto di Lecce, Claudio Palomba, ritenendo che - a scopo preventivo - ci siano tutte le condizioni per sciogliere l'assemblea consiliare surbina.
Decisione in tempi record, da parte del CdM, soprattutto alla luce del fatto che il prossimo 10 giugno, il paese sarebbe stato chiamato a rinnovare sindaco e Consiglio comunale con nuove elezioni. L'appuntamento elettorale, invece, dovrà slittare all'autunno del 2019. Una volta sciolto, infatti, il Comune dovrà passare nelle mani dei commissari prefettizi per 18 mesi, come prevede la legge. 
Nella relazione del prefetto si focalizzava l'attenzione sull'affidamento dei lavori, degli appalti e sull'individuazione di imprese di fiducia dell'amministrazione Vincenti, come pure sull’assegnazione dei sussidi alle famiglie. Filoni lungo i quali si è mossa l'indagine amministrativa, dopo l'avvio di quella penale - suddivisa in due tronconi - che coinvolge proprio il Comune e che è condotta dai carabinieri del Nucleo operativo di Lecce e dalla Procura. 
Ora, il provvedimento del Consiglio dei ministri passerà al presidente della Repubblica, per il decreto di scioglimento e il sindaco Fabio Vincenti, come avvenuto già a Parabita, potrà decidere se impugnare o meno quel decreto. Nel caso di Parabita, il Tar del Lazio ha accolto le ragioni del sindaco Alfredo Cacciapaglia e annullato lo scioglimento con una sentenza che verrà impugnata dal Viminale al Consiglio di Stato. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA