Il centrodestra stringe sul candidato sindaco: accordo sul nome del giornalista Mauro Giliberti

Il centrodestra stringe sul candidato sindaco: accordo sul nome del giornalista Mauro Giliberti
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Gennaio 2017, 14:20 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 18:36
Fitto e Poli trovano l’uomo dell’intesa. Premiano il papa straniero piuttosto che la politica e propongono agli alleati un nome: Mauro Giliberti. Faccia pulita, giornalista leccese alla ribalta nazionale ormai da anni, cioè da quando in Rai è inviato di Bruno Vespa per “Porta a Porta”. Giliberti potrebbe essere il nome dell’unione, colui che metterà d’accordo le forze alleate della coalizione, come Forza Italia, per esempio. Dopo mesi di tavoli e di tentativi di trovare l’intesa su un nome (a partire da quelli “consigliati” dal sindaco Paolo Perrone”), è sceso in campo l’eurodeputato dei Cor a cercare di sbrigliare la matassa.
Manca dunque l’ufficialità, che dovrebbe arrivare nelle prossime ore.
Per il resto la convergenza sul giornalista leccese dovrebbe esserci. Il nome di Giliberti è venuto fuori nella giornata di ieri dopo una serie di incontri. Prima tra i Conservatori & Riformisti e poi tra questi e parte di Forza Italia. L’europarlamentare magliese Raffaele Fitto ha riunito i suoi ieri mattina calando l’asso dalla manica: un nome terzo che potesse mettere d’accordo le diverse anime della coalizione con l’obiettivo di non frammentare il centrodestra e rischiare di perdere il fortino di Palazzo Carafa, anche alla luce dell’autocandidatura dell’ex assessore Alessandro Delli Noci con la lista “Un’altra Lecce” e la presenza dei grillini con il candidato Fabio Valenti.


                               Mauro Giliberti

Bisogna restare uniti. E se questo significa sacrificare le velleità dei singoli, allora Giliberti sia. Gelando anche il sindaco Paolo Perrone che in questi mesi, nonostante abbia proposto una rosa di cinque papabili, ridotta poi a quattro, non ha mai fatto mistero di preferire il consigliere regio-
nale e cognato Saverio Congedo. Con un colpo di spugna, dunque, e prendendo in mano le redini della situazione, Fitto e Poli hanno deciso: si cambia registro e si sceglie l’ outsider.
La proposta ieri mattina ha dapprima incontrato il niet di Perrone. Poi anche il sindaco ha cambiato idea.
Incassata la risposta dei suoi Conservatori&Riformisti, Raffaele Fitto, insieme al coordinatore provinciale Antonio Gabellone, ha poi incontrato il coordinatore regionale degli azzurri Luigi Vitali e la senatrice di IoSud-Fi, Adriana Poli Bortone. Sul tavolo un ventaglio di nomi, ieri mattina. Tra questi anche quello dell’ex prefetto e oggi consigliere di Stato Carlo Schilardi; quello dell’avvocato amministrativista Pietro Quinto; quello dell’ex vicesindaco di Palazzo Carafa Carmen Tessitore e dei due professori Pierluigi Portaluri e Stefano Adamo. Ma l’ipotesi Giliberti ha preso immediatamente corpo. Sebbene in un primo momento potesse sembrare un nome buttato lì sul tavolo solo per misurare la reazione degli alleati, prima di tutto della senatrice Poli Bortone. La stessa senatrice ieri mattina, ha ammesso: «Sì, è uno dei nomi su cui stiamo ragionando, vedremo». La riserva dovrebbe essere sciolta nelle prossime ore dopo i passaggi ufficiali.
 
Nei giorni scorsi il giornalista leccese è stato contattato da vertici Cor e Fi che hanno ipotizzato di poter spendere il suo nome per trovare un’intesa tra alleati.
E dunque prima ancora di ufficializzare un’eventuale candidatura, sarà necessario incontrare personalmente il giornalista leccese e incassare il suo sì definitivo.
Un nome, quello di Giliberti, risultato di manovre che, come Quotidiano ha anticipato, erano iniziate nei giorni scorsi con i big dei partiti che non sono stati con le mani in mano nemmeno durante le vacanze di Natale. Più incontri fra Fitto e Poli pare abbiano portato alla necessità di sotterrare l’ascia di guerra e di trovare un accordo per il bene della coalizione che «solo compatta può essere competitiva», come ha dichiarato Poli Bortone a questo giornale.
Per mesi infatti ci si è confrontati su quattro nomi Cor, quello del deputato Roberto Marti, del consigliere regionale Saverio Congedo e dei due assessori Gaetano Messuti e Attilio Monosi. Nomi questi, che tra veti incrociati e differenti punti di vista non ottenevano il placet di tutti i partiti e, quindi, l’unità delle forze di coalizione.
Su Saverio Congedo i veti della maggior parte degli azzurri, tranne quelli di Paride Mazzotta e i suoi filo-perroniani. Messuti invece avrebbe incontrato il favore di gran parte di Forza Italia, Poli Bortone in primis, insieme ad Aldo Aloisi e ad Azzurro Popolare, l’ok di Luigi Mazzei di Ap-Ndc, e del consigliere regionale Andrea Caroppo oltre che di Paolo Pagliaro.
Nome, azzerato, insieme agli altri tre Cor dallo stesso Gabellone. Dal momento dell’azzeramento e fino a ieri è stato un susseguirsi di incontri e confronti. Cor ha cercato di chiudere e i bene informati dicono che fino a martedì notte il candidato dei Conservatori & Riformisti avrebbe dovuto essere il deputato Roberto Marti, se non si fosse trovata l’intesa su un nome terzo. Il deputato tuttavia avrebbe saputo “guarire” una serie di mal di pancia interni agli stessi Cor e avrebbe rappresentato la sintesi anche con gli alleati: Poli Bortone, uno degli zoccoli duri degli azzurri, aveva messo il veto esclusivamente su Congedo, e non su Marti.
Poi la carta giocata da Fitto e Poli: Mauro Giliberti, sul cui nome si tornerà a discutere oggi pomeriggio. Si parla di passaggio formale in Forza Italia e poi di ufficializzazione.
Intanto dall’estero Paride Mazzotta commenta: «Sono assolutamente felice che si possa giungere a un nome che unisca la coalizione con una persona spendibile ed un professionista affermato».
«È un ragazzo meraviglioso - ha commentato Paolo Pagliaro, dirigente nazionale e membro dell’ufficio di presidenza di Fi e suo ex editore -. Un nome della società civile era una mia idea da tre mesi. È la scelta più giusta, invece che continuare a frammentare la coalizione, puntare sulla società civile. Sono contento che Fitto abbia colto questo passaggio: così vince la freschezza, la qualità della persona e le idee innovative».
© RIPRODUZIONE RISERVATA