Comunali, bufera nel Pd dopo il caso Giannotta:
«Deferite Capone ai probiviri»

Comunali, bufera nel Pd dopo il caso Giannotta: «Deferite Capone ai probiviri»
di Paola ANCORA
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Domenica 19 Marzo 2017, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 17:38
Comunali 2017, è bufera nel Partito democratico di Lecce. A scatenarla è stata la notizia della candidatura di Marco Giannotta con l’ex assessore Alessandro Delli Noci, candidato sindaco sostenuto da Udc e movimenti.
Giannotta, infatti, fino al 26 febbraio scorso è stato un tesserato Pd e componente la direzione regionale del partito ed è considerato molto vicino all’assessore regionale Loredana Capone, finita così nell’occhio del ciclone. Al punto che, dopo giorni di veleni e confronti serrati, un gruppo di iscritti è pronto a presentare richiesta per il deferimento dell’assessore regionale al Turismo e allo Sviluppo Economico ai probiviri del partito. Un caso senza precedenti nella storia recente del Partito democratico a Lecce.
«Sono a conoscenza di questa iniziativa da parte degli iscritti al Pd leccese» dice infatti il segretario cittadino Fabrizio Marra, impegnato in queste ore a sedare il malcontento crescente fra i Dem e a tentare una ricomposizione, compito tanto più arduo e difficile visto che la campagna elettorale per le Comunali 2012 - nella quale il Pd sostiene ufficialmente il candidato sindaco Carlo Salvemini - incrocia quella del congresso del partito, che vede direttamente coinvolto come candidato alla segreteria nazionale il presidente della Regione Michele Emiliano. 
Proprio questo è il punto che sta seminando discordia e veleni nella squadra democratica: nonostante, dopo le sollecitazioni del parlamentare Fritz Massa, in una intervista a questo giornale Capone avesse rotto il silenzio assicurando settimane fa il suo diretto sostegno alla candidatura a sindaco di Salvemini, le parole spese dall’assessore non hanno convinto fino in fondo una parte del partito leccese. E la candidatura di Giannotta, considerato molto vicino a Capone e spesso fotografato al suo fianco nei tour istituzionali e politici sul territorio, è stata interpretata dai più come la conferma che, a Bari, si stia giocando la partita delle Comunali su più tavoli. 
 
Giannotta, del resto, il 27 febbraio, cioè alla vigilia della scadenza dei termini della campagna di tesseramento del Pd, ha scritto al segretario regionale Marco Lacarra, dimettendosi dagli incarichi di partito e scegliendo di non rinnovare la tessera per il 2017, tornando quindi libero di spendersi politicamente anche contro il partito in cui ha militato fino a ieri.
In una nota inviata nel tardo pomeriggio di ieri, Giannotta spiega di conoscere Delli Noci «da molto tempo» e che la sua candidatura «è una scelta di impegno civico che guarda oltre gli schieramenti tradizionali in una città che ha bisogno di cambiamento, dopo vent’anni di governo del centrodestra». 
Project manager e assegnista di ricerca in Informatica Giuridica all’Università del Salento, Giannotta sarà candidato in una delle quattro civiche che sostengono Delli Noci, accanto al quale si è schierato un altro ex Dem illustre, cioè Sergio Ventura, cacciato dal partito leccese dopo la scelta di correre con l’ex assessore della Giunta Perrone. 
Resta da chiarire, per il Pd leccese, la posizione di Loredana Capone. Ed ecco perché oggi Marra insiste e torna a chiederle di candidarsi, anche alla luce dell’iniziativa annunciata da alcuni iscritti, decisi a inoltrare richiesta per il deferimento dell’assessore ai probiviri del partito. «Ritengo – aggiunge il segretario cittadino – che Capone, iscritta al circolo di Lecce, in virtù delle importantissime deleghe a lei affidate alla Regione, debba sgombrare il campo da dubbi e maldicenze, accettando di candidarsi nella lista del Partito democratico per Carlo Salvemini sindaco». 
Del resto, evidenzia il deputato Massa, «scogliere ogni ambiguità è doveroso. Non voglio fare processi alle intenzioni – aggiunge – e penso anche che non sia solo la candidatura a qualificare l’impegno in campagna elettorale. Do per scontato che Capone sosterrà Salvemini e sono certo che sarà lei a voler fugare ogni dubbio». 
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