Impianto di compostaggio, scontro fra comuni: ecco il sito alternativo a Lecce che piace ai sindaci del nord Salento

Impianto di compostaggio, scontro fra comuni: ecco il sito alternativo a Lecce che piace ai sindaci del nord Salento
di Katia PERRONE
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Lunedì 17 Maggio 2021, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 19:52

La scelta del sito per l’impianto di compostaggio è una partita ancora aperta. Ne sono convinti i sindaci dell’Unione dei comuni del nord Salento. E ora la parola torna a loro dopo che il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, ha fatto capire di essere disponibile ad un confronto in seguito all’altolà arrivato su Masseria Ghetta indicata come «area idonea» da Palazzo Carafa e proposta alla Regione Puglia. Il pallino in mano non vuol dire che l’eventuale proposta potrà essere accolta sic e simpliciter come alternativa per il trattamento della frazione organica dei rifiuti. Anzi, l’iter è lungo e complesso. Ma certo è che i sindaci del nord Salento - Trepuzzi e Surbo, ma anche gli altri - non potranno sottrarsi dopo che hanno criticato e bocciato Lecce sul merito («Troppo vicino ai nostri centri abitati») e sul metodo («Non siamo stati coinvolti»).

Il grafico e la localizzazione: compostaggio_17073501.pdf

L'ipotesi: un'area a ridosso dell'ex camping Mondodoro

 

Per domani è fissata una riunione di giunta dell’Unione dei Comuni che già potrebbe formalizzare l’alternativa a Masseria Ghetta. «A noi non piace l’idea che l’unico sito indicato dal Comune capoluogo sia proprio quello non voluto – dice Taurino, primo cittadino di Trepuzzi – dall’Unione dei Comuni a suo tempo. Sia con il sindaco Salvemini sia con il direttore di Ager, Gianfranco Grandaliano, ci facemmo carico di una proposta che a quanto pare non hanno mai preso in considerazione. Si tratta di un’area situata a ridosso dell’ex camping Mondodoro, ma più a nord, in direzione Torchiarolo e al confine con la provincia di Brindisi a ridosso della superstrada per Brindisi.

Si tratta di un’area che avevamo valutato sotto vari punti di vista chiedendo di tenerla in considerazione perché rappresentava una valida alternativa. Il Comune di Lecce si era impegnato a fare un’istruttoria su quel sito. Cosa che invece non ha fatto. Quel sito fu riproposto nei vari momenti in cui ci siamo confrontati. Ora bisogna vedere se ci sono ancora le condizioni». 

La riunione dell'Unione dei Comuni e l'alt a Masseria Ghetta voluta da Salvemini


Alla riunione dell’Unione dei Comuni, va ricordato, parteciperanno anche le rappresentanze di Novoli, Campi Salentina, Guagnano, Salice Salentino e Squinzano (ora commissariato. «Non conosco eventuali altre aree che potrebbero risultare idonee – conclude Taurino – ma valuteremo insieme le proposte e poi andremo dal sindaco Salvemini con le idee ben chiare. Il sito dovrà essere una scelta condivisa da tutti. E non un sito che nessuno vuole». 
La strada sembra tracciata, come aggiunge il presidente dell’Unione e sindaco di Novoli, Marco De Luca: «Invieremo una richiesta formale per ottenere con il sindaco di Lecce un incontro e presenteremo la nostra proposta». E non è detto che si torni anche a ridiscutere delle altre due alternative inizialmente prospettate da Lecce: l’area dell’ex Masseria Gagliardi (situata a ridosso dell’azienda Team Italia) e l’area di Masseria Carmeni perché «sono entrambe a nord, lontane dai centri abitati di Surbo e Trepuzzi, e a ridosso della Lecce-Brindisi, lontane dai siti sensibili». 

L'attacco della Poli Bortone


Le polemiche hanno acuito le tensioni anche a Palazzo Carafa tra maggioranza e opposizione. E ieri è intervenuta Adriana Poli Bortone, consigliere comunale di Fiamma Tricolore che, dopo aver ripercorso l’iter della vicenda, pone a Salvemini una serie di quesiti. «C’è da chiedersi – scrive in una nota Poli Bortone - che forma di coinvolgimento attivo avesse promosso il sindaco di Lecce non solo da parte dei cittadini, ma almeno del Consiglio comunale prima di dare una disponibilità su un progetto che riguarda la sensibilità di tutti sui temi della salute e della tutela ambientale». Non solo. La Poli Bortione chiede «perché il 5 gennaio 2021 l’Unione dei Comuni ha espresso una manifestazione di interesse per un’altra localizzazione e quale è stata allora la posizione del Comune capoluogo? Perché la Regione, una volta ricevuta la documentazione da Ager, non ha formalizzato la sua posizione sul sito indicato da Lecce sette mesi prima? Non occorrono tempi biblici per analizzare i normali parametri di idoneità, contesto paesaggistico». 

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