Nuovo Codice della Strada, ritiro della patente a vita per alcol e droga. In monopattino casco e assicurazione d'obbligo

Nuovo Codice della Strada, ritiro della patente a vita per alcol e droga. In monopattino casco e assicurazione d'obbligo
di Pierangelo TEMPESTA
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Lunedì 19 Dicembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17:08

Revoca della patente a vita per chi si mette alla guida sotto l’effetto di alcol o droga, etilometro monouso obbligatorio a bordo, casco e assicurazione per chi usa il monopattino e più educazione stradale nelle scuole. 
Le nuove norme del Codice della strada che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini vorrebbe varare già dalla prossima primavera, insieme a un piano di ammodernamento delle strade per metterle in sicurezza, potrebbero contribuire a ridurre considerevolmente il numero di morti sulle strade. Questo, almeno, è l’auspicio. 

I decessi

Nel 2021, nella sola provincia di Lecce i decessi sulle strade hanno toccato quota 50, contro i 42 del 2019, anno pre-pandemia.

E l’anno che sta per concludersi è pronto a contendersi il triste primato con quello precedente: solo ieri l’ultimo incidente mortale, costato la vita a un giovane di Racale. Su 1.722 sinistri avvenuti sulle strade della provincia di Lecce l’anno scorso, 49 sono stati mortali e hanno coinvolto principalmente giovani automobilisti e motociclisti. Sono morti 12 giovanissimi tra i 18 e i 29 anni e altre 17 persone tra i 30 e i 54 anni. A pagare il prezzo più alto, dunque, le persone ancora in giovane età. Ma non è stata meno grave la situazione per gli over 65: 17 i decessi tra gli anziani. Teatro del maggior numero di incidenti mortali sono state le strade provinciali: lungo la fitta rete di arterie che collega paesi e frazioni, infatti, si è verificata quasi la metà dei sinistri dall’epilogo tragico: ben 22. Altri 13 incidenti mortali sono avvenuti lungo le strade statali. I mezzi più coinvolti sono state le automobili, presenti in 2.441 incidenti. In 450 sinistri, invece, sono rimasti coinvolti motociclisti e conducenti di ciclomotori, mentre il 5 per cento dei casi ha riguardato veicoli industriali e commerciali. Numeri che non sono più tollerabili. Per il titolare del Mit, entro la prossima primavera sarà necessario dotare il Paese di un nuovo Codice della strada: quello attuale è ormai vecchio di 30 anni. Già da questa settimana, poi, Salvini ha intenzione di mettere in piedi un piano di aggiornamento e di ammodernamento delle strade italiane. 

Le novità

Al primo punto dell’elenco di novità che il ministro vorrebbe proporre c’è la revoca a vita della patente - o almeno la sua sospensione per 10 anni - per chi si mette consapevolmente alla guida sotto l’effetto di alcol o droghe provocando incidenti con morti o feriti. Proposta, poi, una revisione del meccanismo delle multe, per adattare l’ammontare delle contravvenzioni al reddito. In cantiere c’è anche l’introduzione dell’assicurazione, dell’uso del casco e della targa per i monopatti, per rendere identificabili e quindi punibili, in caso di incidenti, investimenti o infrazioni, gli utilizzatori degli ormai popolarissimi mezzi a due ruote. Si parla anche si etilometro monouso obbligatorio a bordo, di controllo elettronico che impedisca l’accensione dell’auto senza cinture e di maggiore coinvolgimento dei giovani e delle scuole nelle iniziative di educazione stradale. 

Aci, Sticchi Damiani: «Più sicurezza per i pedoni»

Proposte, quelle di Matteo Salvini, che trovano d’accordo il presidente nazionale dell’Aci, il leccese Angelo Sticchi Damiani. «Per quanto riguarda il casco e l’assicurazione per chi usa il monopattino - afferma il responsabile dell’Automobile Club d’Italia - siamo d’accordo e abbiamo sempre sostenuto questa ipotesi. I monopattini hanno il grande vantaggio di non produrre emissioni, ma sono mezzi pericolosi, anche per i pedoni. Guardiamo con attenzione alle nuove forme di mobilità, ma riteniamo fondamentale l’uso del casco e l’attenzione verso i pedoni». Più complessa, per Sticchi Damiani, la questione riguardante il ritiro a vita della patente per chi si mette alla guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti: «Dobbiamo mettere in condizioni queste persone di non nuocere a se stesse e agli altri», afferma. «Per questo motivo, ben venga l’eventuale decisione di togliere la patente, ma questo avverrebbe quando il danno è ormai fatto. È necessario intervenire prima. Per esempio, nei confronti di persone aduse all’abuso di alcol o droghe, che quindi non sono in grado di capire se si trovano nelle condizioni di guidare, si dovrebbe intervenire con il ritiro preventivo della patente. Ci devono essere azioni di prevenzione in tal senso».

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