«Scuole chiuse per due settimane, scelta incomprensibile». E il Codacons si rivolge al Tar

«Scuole chiuse per due settimane, scelta incomprensibile». E il Codacons si rivolge al Tar
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Domenica 21 Febbraio 2021, 18:27 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 00:09

Il Codacons Lecce si rivolge al Tar di Bari contro l'ordinanza di chiusura delle scuole firmata nelle scorse ore dal presidente della Regione Michele Emiliano. «Più passa il tempo e più l’azione del Presidente Emiliano contro la scuola aperta e contro gli studenti pugliesi diventa onestamente incomprensibile», dichiarano i legali del Codacons Alessandra Cancelli e Piero Mongelli.

Per l'associazione dei consumatori la decisione del governatore di Puglia è incomprensibile alla luce dei numerosi appelli alla riapertura delle scuole, alla luce del pensiero del mondo scientifico che «evidenzia il sostanziale fallimento della DAD e della DID» con il rischio dell'aumento dell'abbandono scolastico. 
«A leggere l’ultima “incredibile” ordinanza del presidente Emiliano non si comprende assolutamente perché si sia deciso di chiudere definitivamente le scuole in Puglia in quella che potremmo definire, ora più che mai, una vera e propria crociata del nostro Presidente Regionale. Una ordinanza che non ha né capo, né coda - sottolineano i legali - : che parte dalla variante inglese senza indicare le incidenze attuali, che passa dalla necessità di vaccinare i professori quasi che la vaccinazione impedisca loro di fare i professori, per poi giocare sulle percentuali di protezioni dal virus della sola prima iniezione prevista per cui la vaccinazione non garantirebbe neanche una protezione globale (non si comprende poi che protezione darebbe alla tanto temuta variante inglese) per giungere al tavolo sindacale che ritira lo sciopero perché si è di fatto concesso ai dirigenti scolastici il potere (IL POTERE) di decidere chi ha il diritto di andare a scuola in presenza e di chi, invece, questo diritto non ce l’ha».

Per Codacons questa ordinanza «non è solo nociva ma è mefitica.

E se il Presidente spera di farci mollare la battaglia emettendo ordinanze nuove ogni settimana e costringendoci a costosi ricorsi al Tar (ogni ricorso costa all’associazione 650 euro di contributo unificato) sappia che non ci ritireremo, che chiederemo aiuto ai cittadini, che lanceremo una campagna di sostegno al Codacons di Lecce ed al Codacons Nazionale perché quello che facciamo non è una questione di potere ma nell’esclusivo interesse dei ragazzi e delle ragazze di Puglia».

Codacons dunque sceglie la via del ricorso al Tar  e chiede a tutti di contribuire al ricorso con un contributo anche minimo da versarsi su paypal.me/pools/c/8x7I0yhDWt. 

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