Cnh, balzo di commesse: un 2021 d'oro per Lecce. La partita delle assunzioni

Cnh, balzo di commesse: un 2021 d'oro per Lecce. La partita delle assunzioni
di Pierpaolo SPADA
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Lunedì 18 Gennaio 2021, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 15:41

Il mercato risponde. E Cnh consolida la produzione nel Salento. Le commesse si moltiplicano e preannunciano un 2021 da record con più di 5mila macchine prodotte nello stabilimento della zona industriale di Lecce. Ma per capire se se tale scatto genererà nuova occupazione bisogna aspettare. L'azienda vuol verificare che non si tratti solo di un picco temporaneo. In caso contrario, l'opportunità di assunzioni potrebbe farsi largo.
È l'instabilità regnante tanto a livello sanitario, quanto politico e commerciale, a limitare la visibilità. Per la multinazionale del gruppo Exor - come per ogni realtà produttiva - non può essere questo il momento di sbilanciarsi. Ma più di qualche indicazione lascia presumere che il rimbalzo autunnale delle scorse settimane abbia ripristinato la tendenza positiva già abbracciata alla fine del 2019 e fino all'arrivo della pandemia, che aveva letteralmente mandato all'aria anche i piani del colosso delle macchine movimento-terra.


Cnh non si espone in modo ufficiale, ma qualcosa - anche dall'ambiente sindacale - trapela. E fa pensare con ottimismo al futuro. Si consideri, per esempio, il fatto che tre giorni fa nello stabilimento salentino - dove sono impiegati 600 dipendenti - è stato esposto (alla vista degli operai) Tetra: l'avveniristico modello di pala gommata alimentato a metano. Un progetto (elaborato da Case) che inaugura un nuovo concept all'insegna dell'innovazione nel segmento construction. Quando a metà dell'anno scorso fu svelato per la prima volta alla fiera Bauma di Monaco di Baviera, qualcuno lo definì molto più che un esercizio di progettazione, in quanto risultava già esser stato testato in condizioni di esercizio reali.

Tetra verrà prodotto nel Salento? Al momento - nonostante alcune voci provenienti dalla fabbrica orientino in tal senso - non c'è alcuna conferma di parte aziendale che Cnh abbia deciso di avviarlo a produzione, né tanto meno che abbia deciso di produrlo a Lecce. Quello esposto nel piazzale aziendale è un prototipo.


L'attualità non è, comunque, meno confortante di ogni ipotizzabile scenario futuro. La previsione di 5.100 macchine per il 2021 è stata rivista in rialzo dopo la stima di ottobre (4.260, come nel 2018) a fronte di un 2020 che ha riportato a 3.200 le unità prodotte. Un balzo davanti al quale, è bene ribadirlo, Cnh preferisce mantenere i piedi per terra. Low profile, dunque, per la multinazionale in questa fase. Prudenza, se preferite.
Sta di fatto, però, che l'incremento della produzione a Lecce è verticale su tutta la gamma dei veicoli gommati, in riferimento a tutte le aree del pianeta che la multinazionale serve. A ottobre scorso, restituì ossigeno nel Salento l'arrivo di una commessa per la produzione di 200 bracci. Oggi l'aumento delle commesse è costante e allontana lo spettro della cassa integrazione (se non addirittura della chiusura) che aveva aleggiato sulla fabbrica in estate. E, con tutta la moderazione del caso, non può essere ignorato. Con il ministero dello Sviluppo economico Cnh tornerà a confrontarsi il 20. Nodo cruciale: la vendita di Iveco ai cinesi di Shandong Heavy Industry Group. Ipotesi emersa subito dopo la nascita di Stellantis (dalla fusione di Fca e Peugeot). Ma i sindacati attendono conferme anche per Lecce, l'unico stabilimento Cnh attivo nel segmento construction in Europa.

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