Cis, opportunità per il Salento. Delli Noci: «Ai 180 milioni se ne possono aggiungere altri»

«Già martedì confronto col ministro su eventuali altre risorse»

Cis, opportunità per il Salento. Delli Noci: «Ai 180 milioni se ne possono aggiungere altri»
di Annarita INVIDIA
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Venerdì 24 Giugno 2022, 08:57 - Ultimo aggiornamento: 09:36

«I Comuni hanno ben lavorato. Non mettiamo da parte la possibilità che ai 180 milioni ottenuti se ne possano aggiungere altri». E in questa direzione, fa sapere l'assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, lavorerà la Regione Puglia: supportare gli enti affinché il Contratto istituzionale di sviluppo per Lecce possa essere una grande occasione di sviluppo.


Il mare e la sua costa al centro della rigenerazione. Oggi arrivano i risultati, ma la visione parte da lontano.
«Sì, tutto parte quando iniziammo con Carlo Salvemini e gli allora assessori Rita Miglietta e Patrizia Guida a costruire un piano strategico per la valorizzazione di Lecce. Nella prima versione del documento strategico redatto c'era una parte che riguardava il centro storico, una parte che riguardava l'edilizia popolare e poi c'era una parte, che era quella Por, che riguardava le marine. La cosa interessante è che questa visione strategica ha poi avuto approvazione nei vari bandi del Pnrr e quindi l'amministrazione comunale è riuscita ad raggruppare un budget, tra i vari fondi, di 100 milioni. È un risultato storico per questa città e ne può segnare il volto nuovo. Quando nel 2017 iniziammo questo percorso dicemmo che volevamo realizzare una specie di Piano Urban: era stato lo strumento che aveva segnato il cambiamento del nostro centro storico con la prima amministrazione Poli».
Anche perché le marine di Lecce sono sempre rimaste un passo indietro rispetto alla valorizzazione che ha avuto in questi anni la costa salentina.
«Non a caso uno dei primi progetti realizzati, portato avanti da Rita Miglietta, immaginava che la rigenerazione urbana della città partisse dalle marine: nacque così il piano Lecce è il suo mare. Tra l'altro sono fiducioso che anche quel progetto possa vedere la luce e nuovi finanziamenti. E su questo siamo al lavoro come Regione, anche in dialogo con il governo, per lo scorrimento della graduatoria della rigenerazione urbana, fiduciosi in una nuova delibera Cipe».
Il Cis può essere considerato il primo vero strumento di programmazione territoriale organica. Una svolta.
«Un risultato straordinario che viene da una visione straordinaria: immaginare una rigenerazione urbana che parta dal Nord Brindisino, da Fasano, e arrivi al Sud Salento, immaginando che la costa salentina possa essere di per sé un attrattore di valorizzazione turistica ma anche di generazione di nuova economia».
Non a caso anche gli imprenditori finalmente guardano con interesse alle marine di Lecce.
«La città ha sempre vissuto questo rapporto separato con le marine e invece nella visione che abbiamo immaginato con Salvemini c'era questa ricongiunzione urbanistica con la costa. E sono contento che questa visione abbia avuto l'attenzione di molti imprenditori, primo tra tutti Maurizio Guagnano, ma non solo, in un partenariato pubblico-privato che mira a valorizzare la bellezza. Il tutto fa il paio, naturalmente, con il Piano delle coste approvato dalla amministrazione. La strada è molto lunga ma è stata tracciata».
Anche il Cis parte da lontano.
«Ci fu un primo confronto con l'allora ministro Lezzi, poi cadde quel governo. Ritentammo con il ministro Provenzano e anche qui, nella fase finale, cadde il governo. La Carfagna ha poi rilanciato il Cis che ha generato tante progettualità».
Molte però rimaste fuori in questa fase.
«Tutte molto apprezzate, occorre dire. Alcune considerate in priorità elevata, altre in priorità media. Non mettiamo da parte la possibilità che a questi 180 milioni di euro ne possano seguire degli altri. Nelle prossime ore incontreremo gli uffici tecnici e martedì ci confronteremo insieme al presidente Emiliano con il ministro per capire la fattibilità di utilizzo di ulteriori risorse, magari in una seconda fase, considerando che tutti questi Comuni hanno fatto uno sforzo progettuale importante che può generare una vera rivoluzione».
Il 28 ci sarà la firma del Contratto e si potrà partire.
«È una data che sancisce un importante punto di partenza. Alcune progettualità hanno già un livello di progettazione esecutiva, altre preliminare, altre definitiva. Sarà nostro compito come Regione anche costruire, una volta avuta la certezza del finanziamento, la possibilità di accesso al fondo di rotazione che consentirà ai Comuni, che sono in grave difficoltà, di chiedere un'anticipazione dei fondi della progettazione poi rimborsabili all'interno del finanziamento».
 

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