Ancora guai per il circo Orfei: "Un dromedario ha preso la scossa". E il Comune mette i sigilli all'area

Ancora guai per il circo Orfei: "Un dromedario ha preso la scossa". E il Comune mette i sigilli all'area
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Venerdì 3 Febbraio 2023, 20:24 - Ultimo aggiornamento: 21:39

Il comune di Copertino chiude il circo per mancanza di autorizzazioni e il domatore Ivan Orfei replica con l’allarme sicurezza, perché un dromedario sarebbe rimasto folgorato da un cavo della luce caduto nelle campagne. Ed è vivo per miracolo.

“Un violento rummel (grido) di dolore e il dromedario disteso sulla terra con sotto il cavo della corrente. Ho salvato il mio animale da morte certa ma ora siamo costretti a non lavorare perché il comune di Copertino non rilascia le autorizzazioni ed ha messo i sigilli alla struttura”. Ivan Orfei, il domatore 31enne ferito dalla tigre durante uno spettacolo circense a Surbo lo scorso 29 dicembre, nonché figlio del proprietario del circo “Amedeo Orfei”, è un fiume in piena contro il Comune di Copertino per la mancata autorizzazione agli spettacoli circensi, che ha bloccato da giorni gli spettacoli nel tendone installato in un’area privata sulla via Lecce, a pochi passi dal campo sportivo.

La protesta contro il Comune

“La commissione di vigilanza fissata questa mattina per valutare la situazione è saltata e noi ora siamo costretti a spegnere le luci del tendone.

Non ci esibiamo da oltre un mese per colpa della burocrazia e perché i Comuni hanno paura a rilasciarci le autorizzazioni. Poi nelle aree di Copertino – aggiunge - si trovano cavi della corrente scoperti, che hanno ferito un dromedario ma potevano fare più male ad una persona, e tutto questo non richiede sicurezza. Siamo rammaricati da tutto, noi vogliamo solo lavorare per poter vivere e dare da mangiare alla nostra grande famiglia, animali compresi”.

Documentazione carente


Di fatto, dopo i primi spettacoli di sabato e domenica scorsa, il circo è stato raggiunto dagli agenti di Polizia locale della città che ne hanno disposto la sospensione delle attività e applicato i sigilli all’area per mancanza di autorizzazione del Suap comunale (Sportello unico per le attività produttive). Alla base del provvedimento amministrativo ci sarebbe una carenza di documentazione e una maggiore prudenza che sarebbe stata palesata dagli uffici di Palazzo Briganti dopo i fatti di Surbo.

La replica della sindaca

A chiarire la questione dopo una verifica interna, replicando alle parole di Ivan Orfei, è intervenuta la sindaca di Copertino, Sandrina Schito. “Spettacoli fermi perchè non ci sono le autorizzazioni. Ancora una volta gli uffici comunali subiscono un attacco ingiustificato”, ha esordito la prima cittadina. “La verità è che il Circo ha avuto un primo divieto di attendamento, non rispettato, e un secondo divieto di organizzare qualsiasi appuntamento per mancanza di documentazione, anch’esso non rispettato. E dopo il secondo diniego la Polizia locale ha dovuto apporre i sigilli al Circo. Nonostante tutto, io stessa ho convocato per oggi la Commissione comunale di pubblico spettacolo -  con un preavviso di due giorni - dove erano tutti presenti, eccetto i vigili del fuoco, pare impegnati per visita del Prefetto di Lecce. In tale sede –spiega Schito - l’ufficio preposto ha constatato la mancanza di documentazione adeguata e ha comunicato al circo il terzo diniego a organizzare qualsivoglia attività”. Pertanto, precisa la sindaca, “gli uffici hanno operato correttamente”. “Quanto al cavo, invece – prosegue la sindaca - che risulta essere di messa a terra ed è di competenza di Enel Distribuzione - situato in proprietà privata - è stato già segnalato all’ente competente e stiamo provvedendo a fare quanto in nostro dovere: non c’è quindi alcun pericolo per la pubblica incolumità, ma daremo seguito a tutte le verifiche del caso.  E ci tuteleremo nelle sedi opportune, anche e soprattutto legali, anche per le dichiarazioni diffamatorie espresse sui social in queste ore”.

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