Il pirata della strada chiede perdono alla famiglia del 17enne investito: «Ero in preda al panico». Positivo al test droga

Il pirata della strada chiede perdono alla famiglia del 17enne investito: «Ero in preda al panico». Positivo al test droga
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Mercoledì 15 Dicembre 2021, 18:53 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:49

«Perdonatemi, ero in preda al panico». Ha chiesto scusa alla famiglia di Tiziano Dell'Anna, di Leverano, ciclista investito due giorni fa e abbandonato in strada. Emanuele Orlando Cino, 47anni di San Pietro in Lama, è in arresto ai domiciliari, convalidato nelle scorse ore al termine dell’interrogatorio. Il 47enne è risultato positivo al test per le sostanze stupefacenti: «Questo non conferma che non fosse lucido alla guida. E' un uomo distrutto», dichiara l'avvocato difensore Francesco D'Agata.

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La richiesta di perdono

Il 47enne, in lacrime, accompagnato dal suo legale Francesco D’Agata si è sfogato spiegando alla giudice, Cinzia Vergine, di essere in preda al panico: motivo per il quale è fuggito a bordo della sua Bmw dopo aver travolto il 17enne.

Nel panico e con scarsa lucidità dunque il 47enne è scappato ma dopo l'impatto ha perso la targa dell'auto grazie alla quale i carabinieri sono riusciti a rintracciarlo.

L'incidente

L'incidente risale alla sera del 12 dicembre attorno alle 22.30 a Leverano, paese del Salento tra Lecce e Porto Cesareo. Il ragazzo stava rientrando in bici a casa lungo via Della Libertà. Mancavano poche centinaia di metri all'abitazione quando è stato travolto dalla Bmw guidata da Emanuele Orlando Cino. Scaraventato ai margini della strada, il giovane è stato soccorso da un automobilista di passaggio che ha chiamato i soccorsi ed è stato trasportato in codice rosso in ospedale da un' ambulanza del 118. Cino intanto era fuggito. Il ragazzo è morto in ospedale. 

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