«Perdonatemi, ero in preda al panico». Ha chiesto scusa alla famiglia di Tiziano Dell'Anna, di Leverano, ciclista investito due giorni fa e abbandonato in strada. Emanuele Orlando Cino, 47anni di San Pietro in Lama, è in arresto ai domiciliari, convalidato nelle scorse ore al termine dell’interrogatorio. Il 47enne è risultato positivo al test per le sostanze stupefacenti: «Questo non conferma che non fosse lucido alla guida. E' un uomo distrutto», dichiara l'avvocato difensore Francesco D'Agata.
La richiesta di perdono
Il 47enne, in lacrime, accompagnato dal suo legale Francesco D’Agata si è sfogato spiegando alla giudice, Cinzia Vergine, di essere in preda al panico: motivo per il quale è fuggito a bordo della sua Bmw dopo aver travolto il 17enne.
L'incidente
L'incidente risale alla sera del 12 dicembre attorno alle 22.30 a Leverano, paese del Salento tra Lecce e Porto Cesareo. Il ragazzo stava rientrando in bici a casa lungo via Della Libertà. Mancavano poche centinaia di metri all'abitazione quando è stato travolto dalla Bmw guidata da Emanuele Orlando Cino. Scaraventato ai margini della strada, il giovane è stato soccorso da un automobilista di passaggio che ha chiamato i soccorsi ed è stato trasportato in codice rosso in ospedale da un' ambulanza del 118. Cino intanto era fuggito. Il ragazzo è morto in ospedale.