«Il cibo della mensa è scadente» e parte lo sciopero: i bimbi portano il pranzo da casa

«Il cibo della mensa è scadente» e parte lo sciopero: i bimbi portano il pranzo da casa
4 Minuti di Lettura
Sabato 4 Marzo 2023, 11:06

Sciopero della mensa. È la singolare forma di protesta dei genitori degli alunni di alcune classi dell'Istituto Comprensivo Polo 3 di via Ruffano a Casarano. Per una settimana, dal 27 febbraio fino a ieri, gli alunni della seconda "B" della scuola primaria hanno pranzato con cibo preparato dai propri genitori, in genere un panino e un frutto. Ma altre due classi della stessa scuola avevano cominciato questa protesta ancora prima e, pare, stiano continuando. 

Critiche su qualità e quantità del pasto


Le segnalazioni riguardano la qualità e la quantità del pasto e durano da diversi mesi, praticamente dall'inizio del servizio che quest'anno è gestito da una ditta diversa rispetto allo scorso anno scolastico. Per l'amministrazione comunale, però, sembra tutto normale. «Durante l'ultima riunione della commissione mensa nessuno ha segnalato criticità», ha affermato il sindaco Ottavio De Nuzzo.
«La mensa non è gratis, la paghiamo.

E quindi quando mia figlia torna a casa e dice che ha fame, vuol dire che c'è qualcosa che non va. E mi arrabbio». Questa dichiarazione di un genitore fa capire esattamente perché diverse decine di famiglie hanno deciso di astenersi dal servizio mensa. La nuova gestione non ha convinto e dopo le lamentele, sempre più numerose, da almeno un mese è cominciata l'astensione dal servizio. Ossia, i bambini che fanno rientro pomeridiano saltano il pasto "pubblico" e pranzano con quello che si portano da casa. I genitori della classe 2^B della primaria hanno firmato una lettera che è stata inviata alla dirigente scolastica, ai referenti mensa dei docenti e dei genitori e all'assessore alla Pubblica Istruzione, Emanuele Legittimo.


«Motivo della scelta - si legge nella lettera - sono le continue lamentele che ormai da mesi portiamo a conoscenza sia alla rappresentante di Istituto, ma soprattutto alla referente mensa dei genitori, che ci fanno da tramite, ma sembra rimangano inascoltate. Troppo spesso i nostri figli tornano a casa affamati. Il nostro disappunto non è sulla varietà della dieta offerta, che sappiamo essere stata studiata ad hoc da nutrizionisti per il fabbisogno dei bambini, ma quantomeno sul metodo di preparazione/presentazione. Siamo coscienti che non possiamo attenerci ai capricci di bambini di 7/8 anni, ma il prolungarsi di questi disagi ormai ci ha convinto che tutto siano tranne che capricci».
Il sindaco Ottavio De Nuzzo dichiara di non essere a conoscenza delle lamentele e, anzi, rivela che in commissione nessuno aveva sollevato problemi. 

Il sindaco


«Io sapevo che c'erano problemi di calendario, non in questi termini - afferma il sindaco - comunque durante l'ultimo incontro che abbiamo fatto con i rappresentanti dei genitori e degli insegnanti, circa un mese fa, tutti hanno detto che sulla qualità della mensa non c'è nulla da dire. L'unica criticità espressa è stata la frequenza di certe pietanze e si dovrà intervenire su quello». Per questo motivo l'amministrazione comunale ha convocato per mercoledì prossimo la Commissione mensa, invitando anche l'Asl. Ed è probabile che si parlerà dell'astensione dal servizio decisa dai genitori del Polo 3.
Il servizio mensa del Comune di Casarano è previsto per 771 utenti: 483 della scuola dell'infanzia e 288 della scuola primaria. La spesa del servizio per il 2023 è stata stimata in 332.429,36 euro (compresa quella per il personale impegnato) che viene suddivisa tra il contributo delle famiglie ( 146.767,56) e quello del Comune ( 166.214,68).

© RIPRODUZIONE RISERVATA