Cavallino, «Ecoballe, discarica abusiva»: in cinque rinviati a giudizio, fra loro il sindaco

Cavallino, «Ecoballe, discarica abusiva»: in cinque rinviati a giudizio, fra loro il sindaco
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Martedì 26 Ottobre 2021, 12:40 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:13

Affidato al processo con dibattimento in aula il compito di stabilire se è vero che il centro di smaltimento di rifiuti di contrada masseria Guarini, a Cavallino, sia stato trasformato negli anni in una discarica abusiva. Anche per la presenza diventata ormai permanente delle ecoballe. E con una impermeabilizzazione inadeguata, tanto da deteriorare significativamente il suolo. Il processo bis, dopo quello che solo qualche giorno ha visto finire a giudizio tre imputati coinvolti anche loro nella gestione del centro di Masseria Guarini ma per altre contestazioni.
Filone anche quello istruito dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone, coordinatrice del pool reati ambientali e pubblica amministrazione che rappresenterà l'accusa nel processo al via il 17 giugno davanti al giudice della prima sezione penale del Tribunale di Lecce, Elena Coppola.

Il processo a giugno


Processo frutto del rinvio a giudizio stabilito dal giudice per l'udienza preliminare, Alessandra Sermarini, e che dovrà stabilire se delle accuse di getto pericoloso di cose e di esercizio abusivo di discarica rispondano i cinque imputati. Ossia il sindaco di Cavallino appena rieletto, l'avvocato Bruno Ciccarese Gorgoni, 51 anni, del posto (difeso dall'avvocato Luigi Rella); l'ex primo cittadino Michele Lombardi, 59 anni, del posto (avvocato Luigi Rella); Giuseppe De Giorgi, 9 anni, di Calimera, responsabile del settore Lavori pubblici ed Edilizia del Comune di Cavallino, nonché responsabile unico del procedimento per i lavori di bonifica e di messa in sicurezza provvisoria delle aree di deposito delle ecoballe (avvocato Andrea Sambati); Giuseppe Calò, 69 anni, di San Cesario, , nelle vesti di amministratore unico della società Geoambiente che gestisce la discarica ritenuta abusiva dal 2014 ad oggi (avvocato Federico Massa); ed infine Gino Montinaro, 62 anni, di Lecce, nel ruolo di rappresentante legale della società Ambiente e Sviluppo che ha gestito la discarica dal 2001 al 2014. Parti civili il Comune di Cavallino e la Provincia con gli avvocati Flavio Santoro ed Anna Maria Murciano.
Perché sono imputati anche un sindaco ed un ex sindaco? L'inchiesta sostiene che abbiano gestito le procedure amministrative per la realizzazione e la gestione della discarica ritenuta abusiva.


L'accusa è per tutti di avere trasformato l'area di Masseria Guarini in discarica permanente delle ecoballe, nonostante il commissario delegato alla emergenza ambientale per conto della Regione l'avesse adibita allo stoccaggio temporaneo sino all'attivazione della linea di produzione di Cdr (combustibile derivato da rifiuto) - recita il capo di imputazione - della frazione secca del rifiuto urbano selezionato, previ confezionamento in balle. In tal modo sarebbe stato creato un volume complessivo di oltre 59mila metri cubi, dei quali 28.108 sotto il terreno e 37.937 in sopraelevazione. Presenti tutt'ora - siamo sempre sul fronte dell'accusa - 48.780 metri cubi di rifiuti. Volume di ecoballe non rimosso nonostante - questa una delle circostanze che dovrà appurare il processo - l'emergenza fosse cessata nel 2009 con l'avvio del ciclo di rifiuti e con l'attivazione nel 2015 nella stessa Masseria Guarini della produzione di Css (combustibile solido secondario).
Tra le circostanze che dovrà accertare il processo, anche se è vero che l'area non sia stata adeguatamente impermeabilizzata per contenere gli sversamenti sul terreno: percolato con elevata concentrazione salina, elevatissima di ammoniaca, eccesso di ferro, manganese e benzene.
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