Questa volta nell’elenco dei 25 insigniti dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, c’è pure lui. L’amministratore di Lasim srl, Giampiero Fedele, è stato nominato Cavaliere del Lavoro. Un riconoscimento atteso - perché già l’anno scorso sfiorato - ma mai, nemmeno un secondo, scontato. «Sono molto felice, perché fare l’imprenditore nel Salento non è esattamente la cosa più semplice di questo mondo. È un riconoscimento importante per me, la mia azienda, questa terra e l’intera Puglia. E voglio dedicarlo a mio padre, perché senza di lui non lo avrei mai conquistato».
La storia di Lasim
Sobrio, come nel suo stile, Fedele ha ricevuto l’onorificenza insieme ad alcune tra le personalità imprenditoriali più influenti del Paese: il presidente di Stellantis, Ferrari e Gedi, Jhon Elkan, al ceo di Generali, Philippe Donnet, all’amministratore delegato di Telecom, Luigi Gubitosi e ad altre personalità di prim’ordine al servizio della nazione. Nato a Brescia, l’imprenditore aveva 24 anni quando, appena laureato in Economia e commercio all’Università di Parma, decise di trasferirsi a Lecce per prendere le redini dell’azienda edile del padre, riconvertirla e rilanciarla talmente in alto da renderla, quale oggi è, una delle tre realtà industriali più importanti del territorio, in termini produttivi, finanziari e occupazionali.