«Tu sei morta, ti cancello dalla faccia della terra, la tua carne me la mangio cruda, goditi quel poco di vita che ti è rimasto». Sono solo alcune delle centinaia di frasi minacciose che un 36enne di Castrignano de' Greci ha inviato per tre lunghi anni a una ragazza salentina di 23 anni e ad alcuni suoi familiari. L'uomo ieri ha patteggiato due anni di reclusione con sospensione della pena subordinata a un programma di recupero.
Tre anni di terrore
I fatti sono avvenuti dall'estate del 2019 fino a giugno del 2022, mese in cui il 36enne, residente in Svizzera, è stato arrestato dalla polizia elvetica su disposizione del gip del Tribunale di Lecce Simona Panzera.
Le denunce e l'arresto
Dalle denunce delle vittime, oltre all'arresto dell'uomo sono scaturiti due procedimenti giudiziari (poi riuniti in uno) per stalking aggravato dall'uso di strumenti informatici e dall'aver agito per motivi abietti e con crudeltà. Il 36enne, difeso dall'avvocato Dimitry Conte, ha patteggiato due anni e ora dovrà seguire un percorso di recupero in una comunità della Lombardia, così come richiesto dalla difesa. Al termine del processo, l'uomo è stato scarcerato.