Casa del Mutilato, degrado e atti vandalici nel cuore della città

Casa del Mutilato, degrado e atti vandalici nel cuore della città
di Stefania DE CESARE
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Domenica 17 Gennaio 2021, 12:19

È destinato a diventare un laboratorio di progettazione delle politiche del welfare ma al momento resta un contenitore vuoto e abbandonato. Futuro incerto per la Casa del Mutilato di Guerra, a Lecce. L'immobile storico di Piazza Italia attende da tempo di uscire dall'ombra ma la valorizzazione sembra essere lontana. L'assessore Miglietta: «Protocollo resta ancora valido. Occorre intercettare fondi utili per il restauro».

 


Doveva essere il tassello mancante della rigenerazione di via Leuca, un bene monumentale da far rivivere e da restituire alla città.

Ma per la Casa del Mutilato di Piazza Italia, dove sorge anche il Monumento ai Caduti, si prospettano ancora mesi di abbandono. Il futuro dell'immobile, inaugurato durante il ventennio fascista, è stato scritto nel 2018 con la firma di un protocollo di intesa tra Comune, Asl e l'Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra (Anmig) per restituire splendore e utilità del bene storico. Secondo le intenzioni dei firmatari del protocollo, la struttura dovrebbe diventare il luogo di sperimentazione di servizi innovativi destinati soprattutto alle fasce svantaggiate, un edificio di progettazione delle politiche del welfare per la lotta alle marginalità. Un progetto che, però, rischia di rimanere sulla carta ancora per molto.

Da quella firma, infatti, poco o nulla è stato fatto e sul monumento sono sempre evidenti segni di degrado e numerosi danneggiamenti provocati da atti vandalici, dalla mancata di manutenzione e dall'usura del tempo: un esempio è la cupola posta in cima al monumento che è stata rimossa qualche anno fa dai vigili del fuoco in quanto compromessa a causa della raffiche di vento. «La Casa del Mutilato è dentro una proposta di rigenerazione che al recupero dell'edificio storico deve accompagnare anche la nascita di una funzione di interesse pubblico, dentro il cuore della città, legata alle nuove domande delle tante vulnerabilità che necessitano di una co-progettazione interistituzionale e sociale attorno al tema dell'innovazione dei servizi socio-sanitari, con uno sguardo aperto anche alla cultura ricorda l'assessore all'Urbanistica Rita Miglietta -. Il protocollo partiva dalla condivisione insieme ad Asl e alla Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di guerra di questa proposta, abbiamo già ricevuto piena adesione da parte di Asl ad andare avanti in questa direzione impegnandoci congiuntamente al recupero delle risorse necessarie, anche facendo riferimento alla futura programmazione regionale».

Il recupero del monumento potrebbe passare tramite il Cis. Nel programma del Contratto istituzionale di sviluppo presentato a Roma, infatti, il Comune ha inserito la Casa del Mutilato tra i tesori artistici e culturali da restaurare e potenziare prevedendo una spesa per il restauro pari a 3 milioni e 500mila euro. Cifre importanti e non facili da reperire. Per questo il Comune proverà a bussare anche alle porte della Regione. «È un edificio che appartiene al sistema delle emergenze architettoniche della città storica, per questo il suo recupero è inserito tra i suoi tesori, a completamento anche della ridefinizione del sistema degli spazi aperti che cinge il centro storico attorno a Porta San Biagio conclude l'assessore Miglietta -. In tal senso, essendo tra le priorità dell'amministrazione resta candidato ad ogni misura utile alla sua restituzione alla città».

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