Carriera "Alias": nel Salento la prima scuola che la adotta. La dirigente: scelta di uguaglianza

Il liceo di Copertino è il decimo in Italia

Carriera "Alias": nel Salento la prima scuola che la adotta. La dirigente: scelta di uguaglianza
di Andrea TAFURO
3 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Dicembre 2021, 14:41 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 11:45

La carriera “Alias” al liceo “don Tonino Bello” di Copertino per studenti e studentesse in transizione di genere. Prima scuola nel Salento a introdurre il percorso che segna una svolta in chiave di integrazione, attraverso un accordo di riservatezza tra la scuola, la famiglia e lo studente che chiede di essere riconosciuto in un genere diverso da quello assegnato alla nascita.

Il nuovo regolamento scolastico


Il regolamento, introdotto nei giorni scorsi al liceo “don Tonino Bello” (che conta circa 800 studenti, in gran parte minori) porta la firma della dirigente scolastica Paola Alemanno, e permetterà alla componente scolastica in transizione di genere di scegliere il nome di “elezione” e non quello con cui si è iscritti all’anagrafe. In questo modo i ragazzi in transizione di genere della scuola potranno avere il nome scelto nei documenti ufficiali scolastici: i quadri, il libretto per le assenze e il registro elettronico.

Questo strumento servirà inoltre a garantire un ambiente sereno per tutti gli studenti, al riparo da insulti transfobici e discriminazioni. Tra le più comuni vi è il misgendering, con cui ci si riferisce alla persona utilizzando i termini che fanno riferimento al sesso biologico della stessa, invece che all’identità di genere in cui si riconosce. Un altro tipo di discriminazione molto diffusa è il deadnaming, con cui ci si rivolge alla persona trans con il nome anagrafico – letteralmente “nome morto” – anziché con il nome scelto, che riflette l’identità di genere dell’individuo.

La dirigente: scelta ispirata al principio di uguaglianza


Ed è proprio la dirigente scolastica Paola Alemanno a spiegarne le motivazioni di una scelta ispirata al principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione italiana. “Una scelta che guarda all’integrazione e al rispetto della persona umana. Con il regolamento Alias – sottolinea la dirigente del liceo – vogliamo garantire a studenti e studentesse in transizione di genere la possibilità di vivere in un ambiente di studio sereno, attento alla tutela della privacy e della dignità dell’individuo, idoneo a favorire i rapporti interpersonali affinché siano improntati alla correttezza ed al reciproco rispetto delle libertà e dell’inviolabilità della persona”.
Sempre secondo il regolamento, l’attivazione della carriera alias può essere richiesta dalla famiglia di un alunno minorenne o dall’alunno maggiorenne che dimostri di aver intrapreso un percorso psicologico e/o medico teso consentire l’eventuale rettificazione di attribuzione di sesso e desideri utilizzare un nome diverso da quello anagrafico.

La carriera Alias al momento è adottata in circa dieci licei in Italia e diverse Università. Secondo il sito universitrans.it, su 68 atenei pubblici, attualmente sono poco più di 30 ad offrire la possibilità agli studenti di iscriversi con la carriera alias.

© RIPRODUZIONE RISERVATA