L'intervista/Carlo Salvemini: «Villa, scuole e centri rifiuti con i nuovi fondi Pnnr. Un’Agenzia per i progetti»

L'intervista/Carlo Salvemini: «Villa, scuole e centri rifiuti con i nuovi fondi Pnnr. Un’Agenzia per i progetti»
di Alessandra LUPO
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Domenica 16 Gennaio 2022, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 17:21

Tre linee guida per i nuovi fondi Pnrr : Ambiente e rifiuti con il rafforzamento della raccolta differenziata. Istruzione con il rifacimento e riadeguamento di alcuni edifici scolastici. E infine il Verde con la rigenerazione di giardini storici e parchi urbani: una strada già intrapresa con la prima fase del parco dell’ex Galateo. Sono le tre strade maestre su cui si muove, in queste settimane, il lavoro dell’amministrazione comunale leccese alle prese con la progettazione in vista degli altri bandi Pnrr, anche forte di un’equipe specifica che si è appena insediata a Palazzo Carafa. E una serie di convenzioni con agenzie specializzate che forniranno supporto tecnico all’ente per tagliare il traguardo nei tempi stabiliti. Bandi in scadenza a febbraio. Bisogna fare in fretta per non perdere le nuove tranche di finanziamenti. 
Sindaco Carlo Salvemini, state lavorando febbrilmente ai bandi. A che punto siete?
«Come tutti i Comuni ci stiamo impegnando per rispondere ai bandi aperti che si andranno a chiudere tra metà e fine febbraio». 
Lecce punta ad un deciso intervento per il rafforzamento della raccolta differenziata. Come si articolerà?
«In ordine di tempo il bando da 600 milioni di euro indetto dal Ministero della Transizione ecologica, che stanzia i fondi a Comuni e Aro, è quello su cui siamo in dirittura d’arrivo per la presentazione dei progetti. Lecce, in quanto Comune capoluogo, può presentare cinque progetti da un milione di euro l’uno e sta cercando di ultimarli». 
I progetti si articolano in una serie di centri di conferimento e isole ecologiche...
«Sì, una misura sarà dedicata ai centri comunali di raccolta che si aggiungerebbero a quelli esistenti, con annessi i centro del riuso. Poi, avremo 10 isole ecologiche recintate a cui si accederà con badge e che consentiranno il conferimento del differenziato. Stiamo individuando queste nuove aree anche nelle marine leccesi».
Questo scoraggerà i materassi e i frigoriferi per strada?
«Per chi ha voglia di rispettare le regole, sì. Di certo, rafforzerà la rete di conferimento già esistente e si aggiungerà anche al centro già finanziato a Frigole dalla Regione Puglia. Le altre quattro isole ecologiche recintate sorgeranno in città e aggrediranno alcune aree di particolare esigenza a partire dalle Case Magno dove scompariranno i vecchi carrellati e l’intera area sarà resa più decorosa e gradevole alla vista. Poi, ci saranno le isole ecologiche nel quartiere Stadio: in piazzale Siena, Via Machiavelli, via Verona e piazzale Cuneo. Ma altre isole ecologiche aperte e non recintate sorgeranno nei pressi delle aree a verde con soluzioni coerenti con il paesaggio urbano, e nella città storica, in modo da far fronte ai flussi turistici che, dalla primavera all’autunno, provocano una produzione di rifiuti che esorbita».
L’obiettivo è mettere i leccesi nelle condizioni di differenziare, ovunque?
«Sì, ma stiamo lavorando anche alla tariffazione puntuale che permetterebbe alla cittadinanza di godere di alcuni benefit se si differenzia correttamente. Una soluzione a cui si guarda da tempo e che con i fondi del Pnrr sembra finalmente più vicina». 
L’altra grande linea di intervento riguarda le scuole: quali sono i nuovi progetti?
«È l’altra scadenza che ci tiene impegnati ed è legata ai bandi del Miur. Abbiamo avuto una serie di scambi con i dirigenti delle scuole. Lecce potrà accedere al finanziamento per un solo asilo. E quello più adatto all’intervento di demolizione e rifacimento previsto dal bando è quello in Via Pistoia, da sempre rimasto allo stadio di rustico. Sulle scuole stiamo verificando la possibilità di intervento in una situazione particolamente complessa. Invece, per quanto riguarda le palestre scolastiche abbiamo individuato quattro istituti che quasi certamente potranno essere candidati al bando. Ma ci sono anche molte richieste che riguardano la realizzazione di mense, vista la crescente esigenza di tempo prolungato da parte delle famiglie».
Sindaco, c’è poi il bando del Mibac per gli interventi nei giardini storici. Quali sono le priorità?
«C’è una riunione con il Ministero, a breve, e le aree su cui intervenire sarebbero diverse: innanzitutto, la Villa comunale che è il giardino storico per eccellenza della città e che abbia bisogno di un restyling e del recupero delle aree in disuso è sotto gli occhi di tutti. Poi c’è anche un progetto dell’architetto Andrea Mantovano che riguarda il cimitero monumentale di Lecce. Un’area molto suggestiva. Ma ci sono vari aspetti da valutare».
Lei, parlandone sul web, ha accennato alla call della Commissione Ue per la selezione delle cento città sulla neutralità carbonica. Da dove si comincia?
«Rispondendo al dossier che è non banale: ovviamente, abbiamo bisogno di assistenza tecnica. Ieri in giunta è stata deliberata la convenzione con Aess, l’agenzia per la coesione che ha anche il compito di progettare insieme a noi gli interventi che di volta in volta saranno individuati. Si tratta di una convenzione (ad hoc per noi e con il Comune di Modena con cui accettiamo un supporto specifico per rispondere ai bandi su rigenerazione urbana, mobilità sostenibile, efficientamento energentico ecc».
L’orientamento è quello di esternalizzare i progetti quindi?
«No, quando ci saranno questo tipo di bandi Lecce potrà avvalersi di queste competenze come se si trattasse si una società in house. Lo stesso abbiamo fatto con Anci/Conai, Regione e Ager sottoscrivendo un protocollo di intesa con cui Aro e Comuni che ne hanno bisogno possono utilizzare competenze e reti. Come delegato di Ager ho invitato sindaci, e presidenti di Provincia e degli Aro per illustrare i contenuti del protocollo e metterli al corrente di questa opportunità».
Avete chiesto un rafforzamento del personale che in parte è già arrivato. Come procede?
«Lunedì scorso abbiamo contrattualizzato, per 36 mesi, 5 figure già selezionate: hanno ottimi curriculum e si sono già insediati dove un tempo c’erano gli uffici della Ragioneria. La seconda “chiamata” si concluderà a giugno. Nel frattempo, abbiamo istituito la struttura che sarà guidata dal dirigente Raffaele Parlangeli che ha lasciato l’ufficio del Personale e si occuperà di pianificare il Pnrr. Va ricordato che questi sono solo i primi bandi, altri ne arriveranno».
I Comuni si trovano a fare un grosso sforzo.
«Antonio Decaro, da presidente Anci, nelle scorse ore si è rivolto ancora una volta al Governo per chiedere un rafforzamento degli organici che ci aiuti a chiudere presto e bene i bandi. Non si può non essere d’accordo con lui».
Uno sforzo che arriva in un momento in cui Lecce è già molto provata dal punto di vista del personale. 
«Sì, perché oltre ai bandi su cui servono grandissime energie c’è anche da gestire il lavoro ordinario.E sappiamo tutti quali sono al momenti i problemi del Comune di Lecce, devo ammettere che spesso lavoriamo pancia a terra. E, per questo, sono grato agli uffici per i loro sforzi». 
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