«Un bambino ha piccole mani – scrive Beatrice Alemagna in “Che cos’è un bambino?” -, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo ha idee piccole. Le idee dei bambini a volte sono grandissime, divertono i grandi, fanno loro spalancare la bocca a dire: “Ah!”».
«Bambini, dovete venire tutti qui»
Fuori c’è il sole e un cielo azzurro adornato da soffici nuvole bianche. Tra gli scaffali di una grande libreria colorata spuntano gli occhi scuri e curiosi di un lettore molto speciale, Carlo Brandi, 4 anni , di Cavallino, e un sorriso simpatico e accattivante. Mentre racconta dell’universo meraviglioso che lo circonda, delle pagine di storie fantastiche di suoi amici e personaggi, farfalle e bruchi che lo accompagnano a volte anche nei sogni, Carlo con naturalezza spiega che lui nella biblioteca comunale “G.
«Costruirò una biblioteca grandissima»
Lui lo fa tutte le mattine prima di andare a scuola o nelle pause tra il corso di inglese o il corso in piscina, «per salutare Gianna», ma anche quando ritorna dai suoi impegni e prima di tornare a casa «per prendere qualche storia che mi piace, che mi hanno già letto o ancora non conosco», spiega il piccolo.
Da grande però Carlo vorrebbe lavorare in polizia per aiutare le persone e raggiungere il cugino maggiore Giuliano a Brescia. «Ma nel tempo libero o quando il lavoro sarà per me ormai vecchio - rassicura - tornerò sicuramente a Cavallino per aiutare la mia Gianna o costruirò una grandissima biblioteca con tanti libri in tutte le lingue del mondo».
La passione nata durante il Covid
La storia di Carlo è la storia di un piccolo lettore che, accompagnato dalla famiglia, si appassiona alla cultura e al piacere della scoperta attraverso le pagine. «Il libro – spiega Giovanna Rosato, bibliotecaria e responsabile della biblioteca di Cavallino – diventa uno strumento di relazione. Carlo è arrivato in queste sale che era piccolissimo, eravamo in periodo Covid e la biblioteca era praticamente vuota a causa delle limitazioni stringenti dell’epoca. Carlo ama leggere ed è incuriosito dai libri e l’aspetto interessante è che quando è qui si sente a casa sua, è sereno e tranquillo».
Prima di andare via Carlo orgoglioso e con cura e gentilezza chiede alla sua Gianna di poter prendere in prestito un libro da poter leggere insieme alla mamma alla sorellina nata da pochi mesi. E mentre lo fa i suoi occhi si illuminano d’immenso.
«Ma davvero - chiede - pubblicherete la mia storia?». Sì, magari sul sito. «Io preferisco il giornale - dice - così me lo conservo e me lo rileggo quando ho voglia». Piccoli lettori crescono e fanno sperare.