Capodanno, gli esplode in mano un petardo raccolto in strada: grave bimbo di 10 anni. E durante la festa la lite finisce a colpi di coltello

Capodanno, gli esplode in mano un petardo raccolto in strada: grave bimbo di 10 anni. E durante la festa la lite finisce a colpi di coltello
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Venerdì 1 Gennaio 2021, 11:33 - Ultimo aggiornamento: 2 Gennaio, 12:10

Notte di Capodanno segnata in positivo dalle restrizioni per l'emergenza pandemia Covid nel Salento. Nessun ferito per botti nonostante la mezzanotte sia stata accompagnata, un po' ovunque, dal tradizionale scoppiettio di fest.

Una notte di ordinario lavoro per i sanitari del 118, con appena qualche chiamata in più rispetto alla media: la zona rossa, che ha obbligato tutti a trascorrere la notte in casa o in piccoli gruppi di persone, ha dunque contribuito a ridurre al minimo incidenti e malori. In complesso sono state 51 le missioni di soccorso svolte nella provincia leccese, senza vittime di petardi. 

Non è andata così a Taranto, dove un bambino di 10 anni ha raccolto in strada un petardo inesploso. Mentre lo maneggiava, però, il petardo è deflagrato. Il piccolo è stato subito soccorso e condotto in ospedale. I medici dopo averlo medicato, a causa delle ustioni ne hanno disposto il trasferimento all'ospedale Perrino di Brindisi. È di tre feriti il bilancio dei botti a Taranto, con la notte di San Silvestro macchiata da troppi episodi di violenza e inciviltà che hanno macchiato il Capodanno di Taranto.


Una festa che sulla carta doveva essere sobria, in ragione di divieti e coprifuoco. Ma che nella realtà si è tramutata in un incubo, tra petardi pericolosi, liti e ferimenti. Un quadro che ha consegnato complessivamente 5 feriti. Tre a causa dei botti, come si è detto, e altri due a seguito di una lite.
Proprio quella zuffa, intorno alle 18 di giovedì, ha aperto le danze di ore di vera e propria follia. In via Duca di Genova si sono affrontati due giovani nigeriani e un pregiudicato tarantino. Difficile comprendere il motivo che ha innescato la lite. Di certo ad avere la peggio sono stati i due stranieri. Il pregiudicato, infatti, ha chiuso la discussione, esasperata forse da qualche bicchiere di troppo, estraendo un coltello e colpendo i rivali. Due fendenti che hanno ferito, fortunatamente di striscio, le vittime ad un fianco e ad un braccio. Sul posto sono subito piombate le auto della Polizia e l'ambulanza del 118. Il pregiudicato è stato identificato e denunciato a piede libero per lesioni. Le vittime sono state medicate e non è stato necessario il loro ricovero.

L'accoltellamento, come accennato, è stato solo l'antipasto delle ore che hanno portato alla mezzanotte, accompagnate dal fragore di esplosioni davvero impressionanti, soprattutto al Borgo. Boati di guerra che sono diventati assordanti all'arrivo del nuovo anno.

Con petardi, anche di grossi dimensioni, che sono piovuti dai balconi, praticamente in tutti i rioni della città. Provocando danni, incendi e feriti. Dopo la mezzanotte, al pronto soccorso del Santissima Annunziata si sono presentati due tarantini. Uno di 39 anni con ferite che si è procurato accendendo una batteria di fuochi pirotecnici, giudicate guaribili in 10 giorni. E un 30enne che ha riportato traumi, stando a quanto ha dichiarato, a causa della deflagrazione di un petardo inesploso calpestato casualmente. Il bagliore dell'esplosione, aveva procurato al giovane problemi alla vista e al suo arrivo era stato catalogato come codice rosso. Fortunatamente, la preoccupazione sulle sue condizioni è rientrata. Se la caverà in cinque giorni. Nel pomeriggio di ieri, purtroppo, l'episodio del bimbo rimasto ferito a Paolo VI e condotto all'ospedale di Brindisi. Da valutare le sue condizioni.

In via Crispi, i vandali di Capodanno hanno preso di mira un'Alfa 147 parcheggiata nei pressi dell'ospedale Santissima Annunziata. Una grossa bomba carta ha centrato il tettuccio della vettura e lo ha sfondato. L'esplosione ha innescato le fiamme all'interno dell'abitacolo che hanno divorato la macchina. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i Vigili del Fuoco. Mentre i pompieri erano impegnati a domare l'incendio, degli irresponsabili dai balconi hanno continuato a lanciare petardi, alcuni diretti proprio dove erano al lavoro i Vigili e i militari. Un gesto ignobile verso uomini al lavoro per garantire la sicurezza di tutti, la cui generosità è un esempio da seguire 365 giorni all'anno. Il martellante bombardamento sulla città, inoltre, ha distrutto anche numerosi cassonetti, per un valore di 30.000 euro. In via Falanto, il rogo di alcuni contenitori di rifiuti si è allargato ad una Fiat Multipla, parcheggiata nelle vicinanze, che è andata semidistrutta. Un petardo ha provocato l'incendio di un furgone nel rione Salinella.


Fiamme e distruzione anche al rione Tamburi, in piazza Masaccio. In fumo è andato un chiosco adibito alla vendita di frutta e verdura. Anche in questo caso, le fiamme, domate dagli onnipresenti Vigili del Fuoco, sarebbero state provocate dall'esplosione di una grossa bomba carta. Un falò, infine, è stato acceso intorno alle mezzanotte, nelle vicinanze del carcere di Largo Magli. L'incendio è stato spento dai Vigili del Fuoco.

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