Capo d'Otranto: il Senato dice sì all'area marina protetta

La costa di Otranto
La costa di Otranto
di Elio PAIANO
3 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Novembre 2016, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 12:53
Istituita una nuova area di reperimento: l’Area Marina Protetta Capo d’Otranto e delle grotte Romanelli e Zinzulusa. Il Senato ha approvato la riforma della legge quadro sulle aree protette, rafforzando le finalità di conservazione dell'ambiente ed aprendo alle nuove opportunità di sviluppo sostenibile. Per il Salento c’è un’ottima notizia: la nuova area di reperimento dell’Area Marina Protetta di Capo d’Otranto e delle grotte Romanelli e Zinzulusa. Un passo importante: al fine dell'istituzione di una nuova area marina protetta, infatti, un tratto di mare deve innanzitutto essere individuato per legge quale “area marina di reperimento”. Una volta avviato l'iter istruttorio all'area marina di reperimento, questa viene considerata come area marina protetta di prossima istituzione.

«Esprimo grande soddisfazione per questo risultato – spiega il Senatore Francesco Bruni dei Conservatori e Riformisti - dal momento che sin dal 2005 il Comune di Otranto aveva messo a disposizione 15 chilometri di costa per la sua istituzione. Undici anni sono un tempo eccessivo, nonostante ci fosse l'assenso non solo del Comune di Otranto, più volte ribadito dal Sindaco Luciano Cariddi, ma anche della Provincia e della Regione Puglia, che avevano emanato atti deliberativi e avevano impegnato somme, così come indicato e richiesto dal Ministero. Non possiamo più assistere a questo tipo di situazioni, dobbiamo fare in modo che questo non accada più e, perciò, non solo dobbiamo trovare le risorse. Nella prossima legge di bilancio chiederemo a gran voce ulteriori risorse. Quando i territori chiedono, anche in controtendenza rispetto ad altri che non hanno mai voluto parchi e aree marine protette, questo tipo di attenzione occorrono risposte. Devo ringraziare il relatore Massimo Caleo del Pd – dice Bruni - che ha voluto ben delimitare, con un proprio emendamento, l'area, così come era stata, più o meno, richiesta dai territori interessati, che assumerà il nome di Capo d'Otranto, Grotte Zinzulusa e Romanelli. Chiedo al Governo di fare uno sforzo ulteriore, il giorno dopo l'approvazione in Assemblea di questo provvedimento, con il prossimo treno della manovra di bilancio, per dare la giusta considerazione a quei territori che non chiedono infrastrutture inutili, ma che chiedono soprattutto di tutelare il proprio habitat naturale e di poterlo fare in una chiave moderna, intelligente e con grande sensibilità».
Anche il Senatore Dario Stefano (gruppo misto) sottolinea che «la necessità di effettuare un upgrade della legge quadro sulle aree protette del '91 era condivisa da tutti. Essa contiene anche alcune indicazioni avanzate dalle opposizioni. E questo è uno sforzo che apprezzo. Questa modifica - continua Stefàno – apre la porta ad una serie di opportu
ità e prospettive anche in Puglia, in vista dell'istituzione dell'Area Marina Protetta Capo d’Otranto e delle grotte Romanelli e Zinzulusa, recentemente inserita nel programma delle aree protette del Ministero dell'Ambiente. È un buon primo passo nella direzione di una semplificazione delle procedure di gestione (come richiesto spesso dagli enti) della conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e culturale e favorisce lo sviluppo di un turismo sostenibile nei luoghi molto spesso poco conosciuti, trascurati o, peggio, minacciati dalla presenza stessa dell'uomo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA