Trascina il cane e lo uccide per punizione: arriva la petizione online per chiedere una pena severa

Trascina il cane e lo uccide per punizione: arriva la petizione online per chiedere una pena severa
di Leda CESARI
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Giovedì 22 Dicembre 2022, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:12

La sua colpa? Aver avuto fame, e per questo aver ucciso due galline. È stato ripagato con la stessa moneta: una brutta fine. Con una sostanziale differenza, però. Lui ha agito assecondando un atavico comportamento da cacciatore, comprensibile in un cane, mentre colui che l’ha assassinato per vendetta ha dato sfogo invece agli istinti più brutali: qualcosa che, in teoria, non gli sarebbe dovuto appartenere.
Ed ora è oggetto di una petizione su Change.org la storia del cane trascinato a morte con un’auto dall’anziano di Cocumola, frazione di Minervino di Lecce. Il padrone delle due galline, beccato poi in flagranza dalle guardie zoofile del posto, anche se troppo tardi: il cane era già morto per la gravità delle ferite riportate. L’uomo è ora indagato in stato di libertà per uccisione di animali, ma sulla piattaforma che ospita migliaia di petizioni, stasera, sono già quasi 13mila le persone che chiedono alla Procura della Repubblica di Lecce, sulla scorta del testo elaborato dalla proponente Rita Zilich, “che venga inflitta una pena esemplare a chi ha infierito in modo così orrendo su un povero animale, probabilmente colpevole di aver avuto fame e aver fatto ciò che è nel suo istinto”. 
“Vogliamo giustizia per questo atto spietato e perverso!”, conclude la petizione. 

Il sindaco Bleve

Nelle scorse ore sulla vicenda era intervenuto anche il sindaco di Santa Cesarea Terme - Pasquale Bleve – che, nel prendere le distanze dall’autore del gesto infame, già segnalato alle forze dell’ordine,  a causa delle proteste dei suoi concittadini e dai messaggi di sdegno da associazioni animaliste e privati da tutta Italia, ha annunciato di star valutando la possibilità di costituirsi parte civile nel processo contro l’assassino del povero cane, per tutelare e salvaguardare l’immagine del comune di Santa Cesarea Terme e dei suoi cittadini: “Nessun essere al mondo meriterebbe un simile trattamento, reso ancor più grave dalla cornice dove lo stesso è avvenuto – sulle pubbliche strade che ogni giorno siamo abituati a percorrere”, spiega il sindaco Bleve, “nel più totale sprezzo verso l’esistenza della malcapitata creatura in primis e la sensibilità di famiglie e persone poi”.

Il sindaco ha inoltre ringraziato le associazioni animaliste per la loro opera di queste ore: “Il vostro impegno è d’esempio per le future generazioni, perché si possa comprendere sempre più l’importanza del rispetto verso ogni tipo di essere vivente”.

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