Un campus all'americana al servizio di Ecotekne

Un campus all'americana al servizio di Ecotekne
di Francesco BUJA
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Mercoledì 20 Febbraio 2019, 12:51 - Ultimo aggiornamento: 19:57

L'Università vissuta a 360 gradi in un campus all'americana. Il primo nel Salento. Convivendo con altri giovani e coltivando passioni artistiche o sportive, e guardando alle prospettive di lavoro. A pochi chilometri da Monteroni, in un'area contigua al complesso universitario Ecotekne, sorgerà un campus al servizio dell'Ateneo. «All'americana», come dicono gli imprenditori che investiranno nell'operazione. O all'inglese, se preferite. Servizi, impianti sportivi, biblioteche, spazi di ristorazione e, soprattutto, 600 posti letto. Per dormire e, ovviamente, per studiare a pochi minuti dalle lezioni di Ecotekne dove si svolge - fatta eccezione per le facoltà umanistiche - la gran parte della vita degli studenti di Unisalento.
Il campust sarà realizzato dalla società immobiliare Mvm che nei giorni scorsi ha perfezionato la convenzione con l'amministrazione comunale di Monteroni per la lottizzazione di quest'opera. In programma c'è la costruzione di due nuove palazzine per gli alloggi degli studenti: in tutto 600 posti letto. Ma anche la realizzazione di un altro edificio destinato al coworking. Previsti anche una mensa e un ristorante, luoghi imprescindibili per la convivialità, che è tratto caratteristico di un campus.
Così come lo è, per chi conosce le attività universitarie del mondo anglosassoni, l'attività sportiva. E, dunque, sempre nella stessa area saranno realizzati anche un campo di calcio, impianti per il tennis e una palestra. Il progetto prevede anche un palazzetto dello sport. Luoghi che saranno a disposizione anche di chi non è iscritto al campus.
Il messaggio è che il villaggio degli studenti fuori sede non sarà avulso dal circondario. E anche l'arte e la cultura diventeranno un'occasione di relazione fra il campus e le comunità umane limitrofe se, come si prevede, musica e teatro troveranno casa nell'auditorium che sorgerà su 2.400 metri quadrati, capace di circa 1.000 spettatori.
Gli uffici del campus saranno allestiti nei due edifici che fino a qualche anno fa - il 2012 - hanno ospitato, in affitto, la facoltà di Giurisprudenza. Un complesso che gli studenti di Unisalento ben conoscono: raggiungibile dalla provinciale Lecce-Monteroni, svoltando per via dei Tufi. Due palazzine, ormai non più utilizzate da qualche anno, che erano diventate preda di vandali e, dunque, una sorta di discarica a cielo aperto. A due passi da quelle aule sorge Villa Zina: uno stabile storico (riconoscibile per il colore rosso) che sarà recuperato e diventerà la sede della Fondazione di Comunità pronta ad occuparsi di ecosistema di innovazione.
Il conto alla rovescia è già cominciato e il cantiere non tarderà a partire: queste le previsioni almeno. E dietro l'operazione ci sono investitori e imprenditori di peso. «Il primo edificio spiega Francesco Mariano Mariano, banchiere e presidente della Fondazione di Comunità come socio di Mvm - sarà inaugurato a giugno e ospiterà 11 aziende che sulla carta hanno voluto darci fiducia decidendo di trasferire nei nostri spazi le proprie sedi, ma del progetto sarà parte attiva anche la fondazione che rappresento. Abbiamo evidenziato immediatamente accanto all'operazione finanziaria l'alto valore sociale dell'iniziativa a supporto strategico per l'attività dell'Ateneo salentino. L'impegno assunto, nel solco della filantropia di comunità, è coerente con la scelta di investire nel capitale umano e nella conoscenza come motori di sviluppo. Puntiamo sui giovani e certamente questo campus sarà la casa dei giovani stimolando la cultura del give back». Il campus si estenderà su dieci ettari, parte dei quali tornati dopo un bel po' di anni nella proprietà di Mariano Mariano. Il banchiere prevede che il villaggio degli studenti sarà popolato da circa 1.200 persone al giorno. La gestone sarà affidata a Campus X, società che si occupa di supporto e assistenza agli ospiti di campus e hotel.
Il campus non diventerà solo la casa degli studenti fuori sede, ma anche il luogo delle attività aziendali di ricerca e di innovazione tecnologica. «Abbiamo voluto pensare al Campus in una nuova veste, disegnato e costruito per rispondere al meglio alle esigenze delle varie componenti del mondo universitario: studenti, docenti, ricercatori; con l'intento di offrire condizioni ottimali per lavorare, studiare e vivere in spazi moderni e altamente funzionali - spiega Carlo Verrienti, amministratore delegato di Mvm - e ringrazio i tecnici che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo, dall'architetto Nico Antonelli responsabile settore Urbanistico del Comune di Monteroni, al socio Proger che assume anche il ruolo di general contractor dell'intera opera».
Senza dimenticare il fronte della sostenibilità ambientale.

C'è già un primo beneficio: il campus sorgerà dove fino a qualche settimana fa giacevano rifiuti fra cui lastre di amianto. A ridosso delle palazzine in cui, fino a sette anni fa, si studiava Giurisprudenza. Un ferita urbanistica. Uno scempio in via di rimozione in previsione della nascita del campus.

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