Soprusi sul ragazzino: si pentono i due 20enni «Volevamo allontanarlo da noi»

Soprusi sul ragazzino: si pentono i due 20enni «Volevamo allontanarlo da noi»
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Mercoledì 9 Dicembre 2015, 14:00 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 19:10

LECCE - Si pentono del loro gesto, Riccardo Cassone e Edoardo Tauro interrogati questa mattina dopo i soprusi nei confronti di un ragazzino disabile di Campi Salentina.

«Mi vergono di quello che fatto - ha dichiarato cassone davanti ai giudici - A' tutto vero quello che mi contestate», ammette spiegando quel gesto come la volontà di tenere distante dal gruppetto di amici il giovane disabile.

«Abbiamo trovato una soluzione stupida per tenerlo lontano da noi - ha raccontato - Si era "attaccato" al nostro gruppo».




Vittima delle angherie un ragazzino 13enne, la cui storia di violenza è finita anche in un video fatto girare su whatssapp. «Il video? Non l'ho girato io».

Pentito anche l'altro ventenne Edoardo Tauro. I due, arrestati sabato mattina dai carabinieri, hanno incatenamento alla cancellata del retro della chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Campi Salentina, il 13enne disabile dove sarebbe stato anche obbligato a fumare uno spinello ed in tre lo avrebbero deriso urinandogli addosso.




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