Cambiamenti climatici, la sfida: ecco il Centro d'eccellenza per l'Europa

Cambiamenti climatici, la sfida: ecco il Centro d'eccellenza per l'Europa
Cambiamenti climatici, la sfida: ecco il Centro d'eccellenza per l'Europa
di Donato NUZZACI
4 Minuti di Lettura
Sabato 18 Dicembre 2021, 09:00

La raccolta e lo studio dei dati sui cambiamenti climatici saranno a servizio delle pubbliche amministrazioni e dei privati per orientare le scelte in svariati settori della società. È quanto promette di realizzare la nuova sede della fondazione Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), operativa da ieri a Lecce, in via Marco Biagi, attraverso un super-computer che sarà installato tra qualche mese e farà del capoluogo leccese la capitale europea dei dati climatici. Dall'agricoltura 4.0 alle previsioni meteo marine, alla salute del mare e delle coste, dalla pianificazione territoriale al cibo, dalla gestione delle risorse forestali alla prevenzione di impatti negativi legati al mutamento del clima: di tutto questo si occuperà il gruppo di lavoro che vede in uno stesso edificio più di cento persone, tra manager e amministrativi, spalmate in tre divisioni di ricerca avanzata.

Il progetto

Un progetto ambizioso su un fronte - quello dei cambiamenti climatici - di straordinaria attualità.
Un'attività estesa, dunque, che parte da Lecce e si sviluppa su tutto il globo. Il nuovo data center di ultima generazione, sostenuto con fondi della Regione Puglia, contribuirà - ad esempio - alla stesura di progetti multidisciplinari di respiro europeo, e mira a realizzare a livello locale iniziative in grado di incidere nel settore dell'agricoltura e nei territori colpiti da xylella ma anche di dare una mano alla lotta agli incendi boschivi che attanagliano il Salento, con una serie di strumenti tecnologici d'avanguardia, tra cui sensori wireless, stazioni meteo, videocamere ad alta risoluzione. Non solo. Il Cmcc si occuperà di previsioni meteo marine e di monitoraggio dell'ambiente costiero pugliese (che tanto soffre per il fenomeno dell'erosione) con attività finalizzate a ripristinare le specie in pericolo.

Acquisito e ristrutturato con i finanziamenti del Patto per la Puglia, l'edificio leccese ospiterà un centro di super-calcolo più evoluto rispetto a quello attuale accolto nel Campus Ecotekne e già considerato un'infrastruttura di «ricerca strategica», tanto da essere finanziato nell'ambito del Por con un contributo di circa sei milioni di euro.
«L'apertura di questa nuova sede ha molti significati per noi: da una parte riusciamo e mettere insieme in un nuovo moderno data center tutti i ricercatori e le ricercatrici e tutto il resto del personale - spiega Antonio Navarra, presidente Cmcc -.

La ricerca scientifica è un lavoro di scambio, di dialogo, di confronto e condividere lo stesso luogo rinnoverà le nostre attività. Inoltre, potremo potenziare la ricerca scientifica e l'applicazione della conoscenza al dialogo con i diversi attori del territorio e della società, a partire dai decisori politici fino ai ragazzi delle scuole».

La soddisfazione dei rappresentanti istituzionali


Soddisfazione per l'apertura della sede viene espressa da Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione: «Le attività di ricerca del Cmcc sulle tematiche legate al monitoraggio del clima rappresentano importanti sfide su cui costruire una strategia regionale e un'opportunità di pianificazione ambientale, urbanistica e del demanio marittimo». Gli fa eco l'assessore regionale all'Ambiente, Anna Grazia Maraschio: «Abbiamo una grande responsabilità di governo, quella di assicurare uno sviluppo sostenibile del territorio, sicurezza e protezione ambientale per tutti i cittadini e salvaguardia degli ecosistemi terrestri e marini: l'attività di ricerca, l'innovazione scientifica e la solidità di una struttura come il Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici non può che essere da garanzia nell'affrontare le sfide che ci attendono».

Per il sindaco di Lecce Carlo Salvemini «la presenza nella nostra città del Cmcc, che insieme ad Ispra ed Enea rappresenta l'eccellenza in termini di ricerca e studio sul cambiamento climatico, è per noi motivo d'orgoglio. Come amministrazione comunale siamo determinati ad assicurare ad investimenti ad altissimo contenuto di conoscenza e tecnologia, le migliori condizioni per operare in città».
È entusiasta anche il rettore dell'Università del Salento Fabio Pollice: «Il sostegno che abbiamo avuto dal Cmcc è stato e sarà fondamentale per il successo di questo percorso formativo. Ricordiamo infatti che la nostra Università ha attivato da quest'anno, insieme a questo ente di ricerca, un Corso di Laurea in Sviluppo Sostenibile e cambiamenti climatici, quale risposta alla crescente richiesta di professionalità legate alla gestione della transizione ecologica che viene dal settore pubblico e privato».
 

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