Medico prende a calci un anziano. La Asl: «Sospensione immediata». Sdegno dell'Ordine e del sindaco. Emiliano: «Sia radiato»

I carabinieri sul luogo dell'aggressione
I carabinieri sul luogo dell'aggressione
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Venerdì 3 Aprile 2020, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 19:20

Quali siano i motivi che hanno scatenato la sua ira non è dato sapere, almeno per ora. Di certo c'è il clima di forte stress e pressione nel quale vivono, ormai da settimane, i medici e gli infermieri di tutto il Paese. Ma le immagini che arrivano da Calimera, nel Salento, immortalano la violenza: a sfogarla, su un anziano inerme e al suolo, un medico di base. Il video che circola nel paese riprende la scena di una lite, appena fuori dallo studio del medico, il cui volto è coperto dalla mascherina protettiva che si indossa in queste settimane di pandemia da coronavirus. 
 



La indossa anche una persona, un uomo, che assiste alla scena senza mai intervenire. Il medico si infuria con l'anziano, che cammina con l'ausilio di un bastone. Lo strattona e gli tira uno schiaffone - sempre davanti agli occhi del testimone che non si muove - lo scaraventa per terra e allora comincia a infierire, colpendolo a calci, mentre una donna che si trovava all'interno dello studio medico accorre e cerca di fermare la furia del medico. Il video è stato realizzato da alcuni calimeresi, con il cellulare, mentre sostavano in auto di fronte allo studio, che si trova vicino a un noto supermercato del paese griko.  



Sul posto sono intervenuti i carabinieri e un'ambulanza, che ha soccorso l'anziano con evidenti tumefazioni al volto e un occhio nero. La Asl ha deciso di sospendere il medico e «ha sporto denuncia alla stazione dei carabinieri di Calimera, nonché all’Ordine dei medici. Al paziente aggredito - scrive l'Azienda sanitaria - va tutta la nostra solidarietà e il nostro supporto. L’accaduto non fa onore ai tanti medici di famiglia che con abnegazione, anche a costo della vita, curano i pazienti presso i loro domicili in piena emergenza epidemiologica».





«Una scena che getta discredito e disonore su una categoria impegnata, in questo momento, nell'importante battaglia contro il coronavirus. Ho già segnalato il caso alla Procura e provveduto a convocare la commissione di disciplina e il medico interessato, chiamato a dare conto dell'accaduto» dichiara a Nuovo Quotidiano di Puglia, il presidente dell'Ordine dei Medici, Donato De Giorgi. «C'è poco da aggiungere - afferma De Giorgi - è un episodio vergognoso perché accade in un momento particolarmente delicato e cruciale del rapporto tra medico e paziente. Un 'offesa per quanti quel camice lo stanno onorando in questi giorni con la vita. Un gesto lontano anni luce dai nostri valori professionali ed etici».

«È un inqualificabile il superamento del limite, da ogni angolazione si voglia osservare quanto accaduto. Reputo il comportamento del dott. Refolo indegno e riprovevole, già in riferimento a qualsiasi cittadino, ancor più nel suo ruolo di medico preposto a tutelare la salute di un’intera comunità. Tanto più - scrive la sindaca di Calimera, Francesca De Vito - in un momento così straordinariamente difficile per ognuno di noi e per la convivenza sociale. Esprimo solidarietà e vicinanza al nostro concittadino, vittima dell’aggressione, sottolineando come, trattandosi di persona anziana, avrebbe dovuto, semmai, essere destinatario di particolare cura, attenzione e dedizione. Sto seguendo la vicenda sin dalle ore successive all’accaduto e sono per questo in contatto con le Forze dell’ordine e con la Asl. Auspico una risoluzione tempestiva per il bene di tutti».

«Un uomo di 87 anni è stato aggredito da un medico con una violenza inaudita. Ho preso contatto personalmente con la famiglia e assicurato alla vittima il massimo sostegno della Regione Puglia e della Asl di Lecce non solo per l'assistenza nelle cure, ma anche dal punto di vista legale perché saremo al suo fianco nell’azione penale contro l’aggressore. A lui va tutta la nostra vicinanza» dice il presidente della Regione Michele Emiliano, che insieme al direttore generale Asl Lecce ha anche avviato la procedura di revoca della convenzione come medico di medicina generale. E, in un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio dell'Ordine dei Medici di Lecce, Emiliano ha sollecitato l'esercizio dei poteri assegnati dalla legge all’organismo professionale. «L’episodio – dichiara Emiliano - merita di essere sanzionato con la radiazione dall'Ordine dei Medici, ma non è compito della Regione Puglia provvedere in tal senso. Sicuramente questa persona non merita di continuare a svolgere il ruolo di medico di medicina generale e quindi ho dato mandato al direttore generale della Asl di revocare immediatamente la convenzione. Aggiungo che ci costituiremo parte civile al fianco di questo cittadino nell'eventuale processo penale che verrà instaurato a seguito di questi fatti gravissimi. Il danno che questo medico ha provocato al suo paziente è un episodio raccapricciante e inaccettabile e rappresenta esattamente l’opposto rispetto al quotidiano immane sacrificio che i medici pugliesi stanno sostenendo in questo periodo drammatico. Egli ha dunque danneggiato non solo un cittadino, fatto gravissimo, ma anche tutti i suoi colleghi che onorano il camice bianco e il giuramento di Ippocrate. Esprimo quindi anche a tutti i medici e sanitari pugliesi il mio dolore per quanto accaduto perché so che essi stanno soffrendo per questo evento assurdo che non trova alcuna giustificazione».

Nel frattempo, l'87enne aggredito, è stato sottoposto a Tac e il risultato lascia ben sperare in una sua rapida ripresa.
Il direttore generale della Asl, Rodolfo Rollo si è recato al Pronto Soccorso del Vito Fazzi di Lecce per accertarsi sulle sue condizioni di salute. Il primario del Pronto soccorso del Fazzi ha già preannunciato a Rollo che il paziente necessita comunque di essere ricoverato.

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