«Ci state uccidendo con i veleni»
Basso Salento in marcia su Bari

«Ci state uccidendo con i veleni» Basso Salento in marcia su Bari
di Piera Miglietta
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Martedì 26 Giugno 2018, 06:20
«Il nostro grido di dolore, di rabbia e di indignazione si leverà forte contro l’inerzia e l’indifferenza». Con queste parole le associazioni del Basso Salento, impegnate nel trovare una soluzione definitiva alla bonifica della discarica Burgesi di Ugento, annunciano la manifestazione di protesta in programma per giovedì a Bari, davanti alla sede della Regione.
L’iniziativa è organizzata dalla Pro loco “Beach” di Gemini-Torre San Giovanni, le Pro Loco di Taurisano e Acquarica del Capo, l’associazione “Attivamente” di Ugento, la sezione del Coordinamento internazionale delle associazioni per la tutela dei diritti dei minori di Acquarica, la sezione Lilt di Ugento, l’associazione culturale di Gemini, il comitato per Torre San Giovanni, l’associazione Pro loco di Ugento e le Marine. La protesta sarà corroborata anche dalla presenza del Consorzio delle Pro Loco del Capo di Leuca, e non si esclude che alla manifestazione possano decidere di aderire, insieme ai cittadini, altre realtà associative del territorio.
Chiari i motivi della mobilitazione: il risanamento immediato del sito inquinato, lo sblocco del milione di euro stanziato dal Ministero dell’Ambiente per il monitoraggio dell’area interessata dalla discarica e l’adozione di misure volte ad arginare sul territorio altre forme di inquinamento. Alle principali ragioni della protesta si aggiunge anche la richiesta di chiusura del ciclo dei rifiuti in Puglia, considerato come un’altra spada di Damocle per la salute dell’ambiente e dei cittadini.
«L’iniziativa non ha carattere politico - tengono a sottolineare gli organizzatori -. Abbiamo a cuore solo la soluzione di un caso complesso che, ad oggi, nonostante le nostre numerose e continue sollecitazioni, non è ancora arrivata. È stata praticamente ignorata l’importante manifestazione che si svolse per gli stessi motivi, nei pressi di Burgesi, tra Acquarica e Ugento, il 28 maggio dello scorso anno. In merito a tutta la vicenda abbiamo scritto più volte al presidente Michele Emiliano, ma non abbiamo mai ricevuto risposta».
I promotori ribadiscono inoltre che «sono trascorsi ormai due anni da quando la magistratura ha chiesto agli enti preposti di intervenire con urgenza, ma la situazione è rimasta pressoché immutata e finora molto poco è stato fatto. Eppure, com’è noto, stando alle dichiarazioni del pentito Gianluigi Rosafio, nel sito di Burgesi sarebbero stati interrati illegalmente circa seicento fusti contenenti policlorobifenili». Ad alimentare una certa apprensione sono anche e soprattutto «i dati emersi dalle analisi dei periti del Cnr di Bari, che dimostrano che all’interno della discarica sono state stoccate queste sostanze altamente inquinanti, per ora rinvenute nel percolato, ma fortunatamente non ancora nell’acqua». Il timore, più volte espresso dalle associazioni e dai cittadini, è che la recrudescenza delle malattie oncologiche rilevata nel corso degli ultimi anni nel Basso Salento sia direttamente correlata a queste problematiche. «Ci troviamo in una situazione di perdurante incertezza e di grave rischio per tutti - affermano le associazioni- che necessita di una presa di coscienza collettiva».
Giovedì la maggior parte dei manifestanti raggiungerà Bari con un pullman, che partirà da Ugento alle 6.30 e si fermerà anche a Gemini e ad Acquarica. Una volta raggiunto il capoluogo pugliese, si formerà un unico corteo che, al grido di “Basta, bonificate la Burgesi”, manifesterà in via Capruzzi. «Una delegazione dei rappresentanti delle associazioni che hanno promosso l’iniziativa - aggiungono gli organizzatori- incontrerà il presidente Emiliano con i consiglieri di maggioranza e di opposizione, ai quali formuleremo le nostre richieste, sollecitando in primis la bonifica tempestiva della discarica e chiedendo chiarezza sulla destinazione e sull’utilizzo del milione di euro, senza attendere che si risolva prima il contenzioso avviato sull’argomento dal Comune di Ugento, e comunque con ogni probabilità occorrerà molto di più per monitorare Burgesi. Oltre a ciò – concludono - chiederemo di poter prendere parte anche alle varie fasi del monitoraggio e delle operazioni di bonifica. In ogni caso, l’obiettivo è avere risposte rapide e concrete».
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