Bulli sospesi dopo l'aggressione. E c'è l'inchiesta interna sul prof

Bullismo
Bullismo
di Erasmo MARINAZZO
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Martedì 9 Aprile 2019, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 08:27

Sospeso il bullo che ha afferrato per il collo il compagno di classe per scuoterlo come un fuscello. Per sollevarlo di peso da terra e farlo saltare ripetutamente sul pavimento. E sospesi anche gli altri studenti che, secondo la denuncia, avrebbero partecipato a quella umiliazione. L'ennesima nei confronti del compagni di classe di una scuola media del Basso Salento.
Ma c'è anche un altro fronte aperto: è stato avviato anche il procedimento disciplinare per capire se è vero che l'insegnante presente in classe in quei frangenti non abbia mosso un dito, come si evince dalla denuncia. Né un rimprovero né qualsiasi altra iniziativa per stigmatizzare quei comportamenti in corso.
E lo ha assicurato la preside alla madre del ragazzo vittima della prevaricazione di un compagno fisicamente già adulto, visto che è più alto di lui di quasi 20 centimetri. Quella madre che si è spesa e si sta spendendo perché vengano ristabilite relazioni normali fra i compagni. E che vuole che il suo ragazzo vada a scuola senza più portarsi dietro il timore di essere ripetutamente preso in giro, offeso, aggredito. Bullizzato, insomma.
Questa donna ha infatti sporto una denuncia-querela ai carabinieri nella prima serata dello stesso giorno di fine febbraio in cui vide il figlio uscire da scuola in lacrime e con lividi evidenti sul collo. Ai militari dell'Arma ha riportato le parole raccolte dal ragazzo: sarebbe stato aggredito senza alcuna ragione, afferrato e stretto per il collo. E la mano del compagno, il più alto, grosso e temuto, avrebbe stretto talmente forte da fargli mancare quasi l'aria. Sarebbe stato vicino a perdere i sensi. E sarebbe svenuto se non fosse riuscito a dirgli di mollare, altrimenti sarebbe crollato al suolo.
Nella denuncia-querela, inoltre, è stato fatto presente che tutto sarebbe accaduto nel cambio dell'ora, durante la seconda ricreazione. E che l'insegnante, pur sollecitata dal ragazzo, non avrebbe fatto nulla se non dare inizio alla lezione.
Una madre eccessivamente ansiosa? Un punto di vista condizionato dall'amore per il figlio? Sono valutazioni che spetteranno all'autorità giudiziaria, intanto ai carabinieri è stata consegnata una copia del certificato medico del Pronto soccorso dell'ospedale che ha visitato il ragazzo nel primo pomeriggio dello stesso giorno dell'aggressione. E riferisce di difficoltà respiratorie, oltre che di escoriazioni al collo, come anche di difficoltà nella deglutizione, il certificato medico.
Sembra, insomma, dare conferma del racconto del ragazzo, la visita del medico del Pronto soccorso. Come anche la terapia antidolorifica prescritta.
Di tutto questo la madre ha informato anche sia la scuola, che i Servizi sociali del Comune che la famiglia del bullo. L'iter per chiarore l'episodio ed individuare eventuali responsabilità è stato dunque avviato. I carabinieri potranno trasmettere la denuncia alla Procura ordinaria perché valuti se ci siano o meno i presupposti per avviare un'inchiesta sulle eventuali responsabilità del corpo docente. Omissioni incluse. E sia l'Arma che i Servizi sociali hanno informato il Tribunale per i minorenni perché prenda in considerazione la possibilità di aprire una istruttoria per chiarire in quale contesto sia maturato quell'atto di bullismo. Anche tenendo conto che la madre della vittima abbia fatto cenno alla circostanza che il figlio da tempo sarebbe stato perseguitato da un gruppetto di prepotenti. E che non sarebbe l'unica loro vittima in quella classe.
Quanto al provvedimento disciplinare interno alla scuola, la dirigente scolastica ha fatto presente di avere convocato un consiglio di classe straordinario, appena è stata messa al corrente dell'aggressione. Per individuare gli autori e prendere poi i conseguenti provvedimenti disciplinari. E non è finita lì: prosegue l'indagine ricognitiva per approfondire meglio i fatti.
Insomma, tutte le iniziative intraprese dalla madre del ragazzo aggredito sembrano avere ottenuto l'effetto di dare quello scossone necessario per porre fine al bullismo in quella classe.

In attesa che Procura ordinaria e Tribunale per i minorenni stabiliscano se e cosa fare. Trattandosi di ragazzi con meno di 14 anni, non è stata interessata la Procura dei minori.

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