Branco di lupi in azione in Salento: sgozzati due cani e diverse pecore

Branco di lupi in azione in Salento: sgozzati due cani e diverse pecore
di Francesco DE PASCALIS
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Venerdì 28 Ottobre 2022, 15:12 - Ultimo aggiornamento: 17:54

A Porto Cesareo, precisamente in zona "Curti Russi", zona agricola e macchia mediterranea sita sulla strada provinciale che collega la città turistica jonica a Veglie ed a diversi comuni del Nord Salento, un branco di lupi ha ucciso sgozzandoli a colpi di morsi, due cani e diverse pecore appartenenti ad un gregge di proprietà della famiglia Paglialunga, agricoltori che operano nelle campagne a nord del paese, a poche centinaia di metri dalla strada statale Nardò - Avetrana. Terrificante il racconto dei pastori che hanno scoperto di buon ora, praticamente all'alba di qualche giorno addietro, la famelica azione compiuta dai lupi. «Ad agire provenendo dalle campagne circostanti e con ogni probabilità di notte, in un lasso di tempo che non va oltre il paio di minuti - spiegano gli allevatori - sono stati animali carnivori, veloci e resistente, che possono percorrere oltre a 50 km in una notte. Il branco famelico di lupi, a nostro avviso saranno stati almeno tre, ma molto probabilmente cinque, ha prima azzannato i cani da guardia che hanno cercato di difendere bovini e caprini, ed infine ha attaccato alcune pecore. Le hanno azzannate al collo, e poi - concludono esterrefatti -  le hanno divorarle di li a poco tempo, lasciando le loro carcasse insanguinate sul posto o lungo il tragitto. Una scena da film».

Diverse pecore uccise

Ad essere uccise dall'attacco del branco di lupi come detto sono state diverse pecore e tra queste anche alcuni agnelli giovani, oltre ai due cani da guardia, tutti animali che difficilmente potranno essere risarcibili alla famiglia proprietaria del gregge. A questo si aggiunge il fatto grave che con ogni probabilità, il gregge sarà terrorizzato dall'attacco, mangerà meno e deperirà producendo purtroppo meno latte, fatti gravi che si verificano spesso dopo gli attacchi dei lupi. Secondo i racconti di alcuni amici della famiglia Paglialunga, circolati via whatsapp da cellulare in cellulare, i lupi avrebbero aggredito il gregge a notte inoltrata o addirittura immediatamente prime che le luci del nuovo giorno si levassero, quindi approfittando del buio e soprattutto della assenza degli uomini.  Un attacco violentissimo e che di fatto ha sorpreso gli animali, tutti. Compreso i due cani purtroppo. Nessuno infatti quando i lupi decidono di attaccare forte può difenderli, forse solo la presenza degli allevatori avrebbe potuto scoraggiarli. Intanto a Porto Cesareo e nei paesi limitrofi, la notizia è stata accolta non con tanto stupore; non è la prima volta infatti che nelle zone della macchia mediterranea, nel grande parco regionale orientato denominato "Palude del Conte e Duna Costiera" si avvistano lupi solitari o in branco scorrazzare per le campane in cerca di prede.
Sull'ennesimo caso di attacco dei lupi ad un gregge di pecore, è intervenuto il biologo Giacomo Marzano che da oltre un anno coordina, per conto della Provincia di Lecce e degli Enti gestori dei Parchi naturali regionali leccesi, il monitoraggio proprio del lupo. «A seguito della persecuzione, perpetrata per  secoli dall’uomo ai danni del lupo, sul finire dell’800 e inizio del ‘900 la presenza della specie era relegata nelle zone più impervie degli Appennini e delle Alpi.

Da qui, a seguito di fattori fortuiti quali l’abbandono delle campagne e della protezione della specie pianificata dall’uomo, il lupo ha gradualmente ricolonizzato ogni ambiente in cui viveva in precedenza - spiega Marzano -. La presenza e distribuzione attuale del lupo in Salento, come in Italia ed in gran parte d’Europa, è tornata quindi ad essere quella originaria. Da quando il lupo era scomparso ad oggi molte cose sono cambiate e, quindi, il ritorno del grande predatore pone oggi non poche difficoltà di convivenza, prima tra tutte la predazione di animali domestici».

L'invito di Marzano

Da qui l'invito di Marzano. «Disabituati alla presenza del lupo, oggi non sono messe in campo le necessarie tutele per greggi ed animali da compagnia, che spesso finiscono per soccombere. Fondamentale è quindi la presa di coscienza della mutata situazione e la messa in atto delle dovute precauzioni. Non è possibile difendere un gregge con cani non adatti allo scopo o, peggio ancora lasciare cani di notte alla catena che quindi divengono facili prede».

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