Bonus edilizi, evitato il "blocco" di migliaia di pratiche: si riparte con i controlli anti-truffa. «Anche i macellai fatturavano lavori»

Bonus edilizi, sbloccate le pratiche: è stretta anti-furbetti

Bonus edilizi, evitato il "blocco" di migliaia di pratiche: si riparte con i controlli anti-truffa. «Anche i macellai fatturavano lavori»
di Stefania DE CESARE
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Martedì 16 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 10:56

Prima il blocco del sistema elettronico dei bonus edilizi con l’impossibilità di accedere alla piattaforma e migliaia di pratiche rimaste in bilico per giorni. Poi, il ripristino del portale (in anticipo rispetto alle previsioni annunciate dal numero uno dell’Agenzia delle Entrate) e le imprese che, insieme con i proprietari delle case, tirano un sospiro di sollievo. 

Riattivato il portale dell'Agenza delle Entrate

Torna operativo il canale online per le comunicazioni relative ai bonus edilizi. Nei giorni scorsi il “fermo” (e la paura di uno stop prolungato) resosi necessario per adeguare il sistema alle modifiche introdotte dal decreto legge anti-frodi per quasi un miliardo di euro secondo le ultime stime ufficiali: uno stop che aveva bloccato il settore più florido della ripartenza nel Salento. Ieri la notizia che la piattaforma web dell’Agenzia delle Entrate è tornata in funzione e la macchina dei bonus casa (Superbonus 110 e non solo) può rimettersi in moto. Se e quanto velocemente lo si vedrà nei prossimi giorni. 

Ecco le proroghe nella Legge di Bilancio

«Una buona notizia per le imprese del comparto edile, a partire da quelle salentine, che adesso possono teoricamente ricominciare a “macinare” pratiche e ristrutturazioni anche in virtù delle novità messe sul piatto per la proroga degli incentivi relativi alla riqualificazione degli edifici. Da oggi, infatti, inizia l’iter parlamentare per l’approvazione della Legge di Bilancio 2022. Il testo della manovra economica, secondo le ultime conferme, porta con sé importanti novità per i bonus edilizi: è prevista la possibilità di continuare a beneficiare delle sconto in fattura e la cedibilità del credito non solo per il superbonus 110%, ma anche per tutti gli altri incentivi statali (ecobonus, sismabonus, bonus verde e ristrutturazioni) fino a qualche settimana a rischio esclusione. Dunque, con la proroga di sconto in fattura e cessione del credito si prospetta una stabilizzazione triennale (fino al 2024) ad eccezion fatta per il bonus facciate che sarà prorogato per un anno e in formato ridotto (a cambiare è la percentuale di aliquota che sarà possibile portare in detrazione sulle spese sostenute e che passerà da 90% al 60%). 
Nell’ultimo anno gli incentivi previsti per la riqualificazione degli immobili sono stati ossigeno per l’intero settore dell’edilizia che ha registrato una crescita esponenziale del numero di cantieri (privati, ma anche pubblici) e degli investimenti.

Una manna dal cielo per un settore che, già prima della pandemia, a causa della crisi economica navigava in acque tutt’altro che buone. 

Macellai "finti" costruttori: fatturavano lavori edilizi

Certo, con l’arrivo degli incentivi non è stato tutto rosa e fiori. La cessione del credito d’imposta e, in particolare, l’agevolazione dello sconto in fattura (pensato per consentire l’accesso ai bonus alle famiglie che non hanno la liquidità necessaria per pagare i lavori) ha spianato la strada aanche ad operazioni fraudolente. Il danno arrecato alle casse dello Stato dalle truffe messe a segno proprio in virtù dei bonus statali si aggira, secondo i primi calcoli, intorno al miliardo di euro. A lanciare l’allarme nelle scorse ore è stato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini: «In un anno truffe con lavori fatturati ma rimasti solo sulla carta, fatture emesse da aziende non edilizie, addirittura macellai che rilasciavano fatture per lavori edilizi o casi di crediti intestati a persone inconsapevoli, che si sono ritrovate nel cassetto fiscale fatture relative a opere mai eseguite». 
Numeri da capogiro che hanno obbligato il Governo Draghi a intervenire con urgenza, la scorsa settimana, adottando una serie di misure stringenti per prevenire abusi e frodi. Tra queste c’è l’estensione del visto di conformità e dell’asseverazione della congruità delle spese che i tecnici abilitati dovranno obbligatoriamente rilasciare non solo per il superbonus (com’era stato finora) ma anche per tutti gli altri incentivi. Una manovra anti-furbetti resasi necessaria per contrastare le frodi in materia di cessione dei crediti fiscali ma che, di fatto, ha “costretto” l’amministrazione finanziaria a sospendere il funzionamento della piattaforma del Fisco da venerdì pressoché inaccessibile con il blocco di tutte le pratiche. Il portale è stato riattivato solo ieri pomeriggio e la macchina dei bonus si è potuta rimettere in moto. Con l’auspicio degli addetti ai lavori che la macchina non si fermi di nuovo.

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