Benzina sulle gambe della ex dopo l'addio: arrestato 22enne

Benzina sulle gambe della ex dopo l'addio: arrestato 22enne
di Valeria BLANCO
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Domenica 26 Agosto 2018, 21:33
Il copione è uguale in ogni parte d'Italia, in tutte le storie che poi sfociano in un femminicidio: lei lo lascia, lui non riesce ad accettarlo e per questo prova a eliminarla fisicamente. Per fortuna, questa volta la vittima può raccontare di un pericolo scampato. Lui, invece, è stato arrestato giovedì scorso dai carabinieri della stazione di Tricase, guidati dal maresciallo maggiore Gianluigi Colaci e coordinati dal capitano Alessandro Riglietti, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare, con l'accusa di tentato omicidio, danneggiamento e lesioni continuate.
I fatti risalgono allo scorso 30 aprile, teatro la zona 167 di Tricase: Salvatore Caraccio, 22 anni, non accetta l'intenzione manifestata da quella che da sei mesi è la sua giovane fidanzata, di troncare la loro relazione. Lui sarebbe stato spesso violento e, da quanto si legge nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Vincenzo Brancato, l'avrebbe picchiata altre volte. Lei è stanca, non ce la fa più, lo vuole lasciare. Così, Caraccio perde la testa, la invita a ripensarci, le assicura che non la passerà liscia. E, di fronte alla fermezza di lei, le promette che la ucciderà. Lei non gli dà peso: non crede che colui che diceva d'amarla sia capace di un'azione tanto grave. È così serena che raggiunge un'amica al parco giochi. Ed è qui che, poco dopo, arriva lui come una furia: sono schiaffi e pugni. In un crescendo da film horror, lui le getta benzina sulla gamba sinistra e prova a darle fuoco con l'accendino che aveva in tasca. Lei scappa a casa, si salva la vita.
Ma lui non si arrende ancora: «Questa sera vi ammazzo tutti, vi metto fuoco» urla mentre appicca l'incendio a una finestra della casa di lei. E poi, secondo quanto raccontato ai carabinieri dal padre della vittima e riportato nell'ordinanza di custodia cautelare, «stava fuori a godersi lo spettacolo invitandolo, con tono minaccioso, ad uscire fuori». Attimi di terrore, poi i toni si abbassano. Lei finisce in ospedale, dove i medici le riscontrano un trauma cranio-facciale ed escoriazioni al ginocchio, dimettendola con sette giorni di prognosi.
La ragazza questa volta ha deciso: va dritta in caserma a denunciare quel fidanzato violento di cui adesso ha davvero paura. Così, partono le indagini. I carabinieri sentono alcuni testimoni che hanno assistito a quella violenta lite e, vicino alla finestra data alle fiamme trovano anche la bottiglietta che conteneva la benzina utilizzata. Il quadro a questo punto è completo.
Il gip ritiene che a carico del ragazzo esistano non solo gravi indizi di colpevolezza, ma anche il concreto pericolo di reiterazione dei reati contestati «per come dimostrato dalla ripetitività delle condotte violente da egli poste in essere». E conclude che «data la gravità dei fatti commessi, le modalità di esecuzione dei delitti contestati e la pericolosità del Caraccio», gli arresti domiciliari siano «misura appena sufficiente ad assicurare le rappresentate esigenze cautelari».
Il 22enne risponde di tentato omicidio, danneggiamento e lesioni continuate e da giovedì si trova ristretto agli arresti domiciliari.
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