Benvenuti a Settelacquare tra rifiuti e marciapiedi rotti: viaggio nel piazzale a due passi dal mercato ortofrutticolo

Benvenuti a Settelacquare tra rifiuti e marciapiedi rotti: viaggio nel piazzale a due passi dal mercato ortofrutticolo
di Matteo BOTTAZZO
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Mercoledì 21 Settembre 2022, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 12:21

Benvenuti a Settelacquare tra rifiuti e marciapiedi rotti: viaggio nel piazzale a due passi dal mercato ortofrutticolo. Chi si presenterebbe con un piazzale invaso dai tavoli abbandonati nelle aiuole, marciapiedi divelti, cartoni e bottiglie lasciate ai margini della strada? Accade a Lecce, nell'area di Settelacquare. Quella che nelle intenzioni del Comune sarebbe dovuta diventare la nuova area commerciale, dove sorge il mercato coperto e dove si sarebbero dovuti trasferire i commercianti ambulanti di piazzetta Libertini. Solo che la struttura che li dovrebbe ospitare, anche se mai utilizzata, è ormai fatiscente.

Il viaggio


In quest'area ricadono il parcheggio di snodo per il centro, molto utilizzato durante la festa patronale o il periodo natalizio, il mercatino delle etnie, l'area mercatale e lo spazio di rimessa dei pullman, oltre ad un'area parcheggio fruibile tutti i giorni. Ma ci vogliono pochi minuti per constatare che quello che a tutti gli effetti è uno dei biglietti da visita della città per chi viene da fuori sia ridotto in queste condizioni: tavoli divelti e abbandonati all'interno delle aiuole sicuramente sbalzati lontano dalla loro sede dal forte vento degli ultimi giorni, ma senza che nessuno si faccia carico di mettere ordine e restituire decoro in questa parte di Lecce.
Girando, senza cercare tanto negli angoli più nascosti, si può anche intravedere un'automobilina rosa, di quelle per bambini propedeutiche per i primi passi, che qualcuno avrà forse dimenticato durante una passeggiata o che avrà abbandonato perché non gli serviva più. Tra le erbacce che crescono rigogliose ai margini dei marciapiedi inoltre si possono scovare alcuni rifiuti, cartoni che probabilmente sono appartenuti a qualche commerciante dell'area mercatale che anziché riporli nei vicini cassonetti della raccolta differenziata, presenti nel piazzale, ha scelto di abbandonarli in mezzo agli alberi che sopravvivono in questa micro foresta urbana, dove si possono trovare anche dei reperti tecnologici.

Proprio alle spalle dei cassonetti fa bella mostra di sé, mimetizzata tra la vegetazione, una splendida stampante laser che in qualità di rifiuto speciale spicca in uno spazio laddove forse un tempo, ma non ne siamo certi, cresceva l'erba.

 

Ma il piazzale di Settelacquare, evidentemente, è anche un luogo per degli eventi privati. Appare assurdo, ma è accaduto, anche se a Lecce di certo non mancano i locali per degustare un cocktail o celebrare un genetliaco, ma probabilmente qualcuno aveva voglia di qualcosa di estremamente riservato e alternativo per brindare. Peccato però che siano rimaste le tracce di questo festeggiamento un po' ovunque: bottiglie di birra, una di prosecco e qualche bicchiere abbandonato sul ciglio della strada.
Tutto questo, insieme, racconta di un degrado che è sotto gli occhi di tutti. Ma non è solo una questione di igiene e di decoro (che pure da sola basterebbe) ma anche di sicurezza come raccontato da una residente: «Abitando davanti a Settelacquare, abitualmente transito per il piazzale, dove, salvo quando ci sono degli eventi privati, persiste uno stato di incuria oltre che di scarsa sicurezza - racconta Federica Cazzella -. La sera è facile trovare dei ragazzini che provano evoluzioni con le proprie moto, più volte abbiamo sollecitato l'intervento delle forze dell'ordine ma non siamo mai stati ascoltati. Le moto e gli scooter che si radunano, in particolare nel periodo estivo nel piazzale, rappresentano un rischio per i pedoni. Via Cesare Abba in alcune occasioni si trasforma in una vera e propria pista per provare le qualità dei propri mezzi a due ruote, il tutto con un inquinamento acustico di alto livello. Ci sentiamo abbandonati, come se questo fosse uno spazio della città dimenticato, del quale ci si ricorda solo a Natale e Sant'Oronzo quando il piazzale diventa uno splendido parcheggio per il centro della città, ma qui c'è gente che vive 365 giorni all'anno e non solo a Natale e Sant'Oronzo».
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