Benvenuti a Lido Conchiglie: turisti accolti da un tappeto di immondizia. Rifiuti anche nel Parco del Pizzo

L'immondizia a Lido Conchiglie sulla provinciale per Santa Maria al Bagno
L'immondizia a Lido Conchiglie sulla provinciale per Santa Maria al Bagno
di Antonella MARGARITO
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Lunedì 5 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:53

Benvenuti a Lido Conchiglie, terra di mare di sole e di spazzatura. Di nuovo in riga come soldati sono i “cari” (obsoleti) vecchi cassonetti della spazzatura che ricominciano a fare bella mostra di loro, ridondanti e olezzanti. E ci risiamo; arriva l’estate e si rinnovano le vecchie e irrisolte problematiche che investono una delle più belle marine del litorale nord di Gallipoli, da quest’anno Bandiera Blu. Bella perché particolare e suggestiva con la sua “montagna spaccata”, bella perché racconta vecchie storie dei tempi di Cannole ( questo il suo vero nome) quando era conosciuta per uno dei lidi più rinomati del periodo della dolce vita, da “Mesciu Peppe” con il lido “Conchiglie”, secondo solo a lido San Giovanni. Bella e dannata perché appartenente a due comuni , quello di Sannicola, in una parte e quello di Gallipoli in un’altra, cosa questa che ne impedisce forse la sua crescita a causa, probabilmente, della diversità di vedute tra le due amministrazioni.

Un problema annoso

Ogni anno però, puntuale come un orologio svizzero, si ripresenta il problema della spazzatura, ma in particolare di quei cassonetti (10,15?), strapieni e puzzolenti messi uno accanto all’altro nei pressi proprio della pro loco. Il posto giusto per dare il benvenuto ai turisti che lì si recano per chiedere le informazioni. E qui la domanda sorge spontanea. Chi dovrebbe ripulire? Sannicola o Gallipoli? è acclarato: quei bidoni anche se sono posizionati sul lato terra e non sul lato mare, appartengono a Gallipoli. Sì perché non è la strada in realtà la linea di demarcazione tra le due “proprietà”, ma una linea di confine tracciata ai tempi di Adamo ed Eva che addirittura fa sì che qualcuna di quelle case di villeggiatura abbiano la sala e la cucina in territorio gallipolino e le camere da letto e i bagni in terra sannicolese. 
Insomma in sintesi quella spazzatura apparterrebbe a Gallipoli che si dovrebbe occupare di pulire e smaltire.

Peraltro quei cassonetti sono a servizio di alcuni tradizionali e tipici ristorantini che a fine serata buttano ciò che resta dei bagordi gastronomici delle giornate estive. Succede però che certamente diventano anche specchietto per le allodole per chissà quante persone che di là passano e buttano la loro monnezza; e via anche alle montagne dei sacchetti fuori cassonetto. Un’ isola ecologica con chiavistello no? Il caldo è iniziato e le lamentele pure. Perché oltre all’odore nauseabondo e insopportabile ( i cassonetti dovrebbero anche essere lavati ogni tanto) qualcuno giura di aver visto giocherellare lì vicino anche qualche simpatico roditore, che a vederlo o a trovarselo tra i piedi tanta simpatia poi non fa. Ma non è tutto. Oltre ai turisti che arrivano e fotografano, ci sono i “viandanti” di passaggio, perché quella strada è una provinciale, ovvero quella che collega Gallipoli a Santa Maria al Bagno.

La richiesta del sindaco di Sannicola

Consapevole della situazione il sindaco di Sannicola Graziano Scorrano ha contattato il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, chiedendo di prendere provvedimenti. E a richiederlo anche la neonata associazione Marina di Lido Conchiglie. Provvedimenti che, però, andrebbero presi anche al parco naturalistico del Pizzo a Gallipoli. Dove, in alcune zone, i cartelli gettati per terra e il pattume in abbandono non danno certo l’idea di un’area protetta.

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