Beach party, via libera dalla Regione

Beach party, via libera dalla Regione
di di Maurizio Tarantino
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Venerdì 20 Aprile 2018, 06:55
Siti di stoccaggio per la Posidonia e regolamento per le feste in spiaggia, che dopo la revoca delle concessioni al Samsara e allo Zen di Gallipoli, rappresentano il più grande punto interrogatio degli stabilimenti.
Sono queste le novità dell’ordinanza balneare che verrà emanata tra poco per la stagione 2018, emerse dall’incontro di ieri tra Federbalneari e la Regione. Nella sede dell’assessorato al Demanio, il presidente dell’associazione Mauro Della Valle ha rimarcato il danno economico per gli operatori ed ambientale per l’intera comunità derivante dallo smaltimento in discarica della Posidonia oceanica che invece potrebbe avere un’alternativa valida: «Un sito di stoccaggio temporaneo - ha spiegato il referente di Federbalneari Puglia all’assessore al Demanio, Raffaele Piemontese - non solo ridurrebbe notevolmente i nostri costi ma ci consentirebbe di poter riutilizzare le alghe in inverno riposizionandole sull’arenile, visto che, com’è noto, risulta utilissima nel ridimensionamento dell’erosione costiera».
Una proposta che l’assessore regionale ha voluto approfondire e si è impegnato a richiamare l’attenzione di tutti i Comuni costieri sull’importanza di questo passaggio: per questo ben presto le amministrazioni saranno sollecitate a mettere a punto, per la stagione balneare, delle aree di stoccaggio temporanei per la Posidonia spiaggiata. Altro punto in discussione, i beach party che nei mesi scorsi sono stati al centro di forti polemiche e motivo di sanzioni da parte delle Capitanerie di Porto nei confronti delle strutture. Sulle procedure di revoca della concessione demaniale quindi, sono stati stabiliti i principi generali di una circolare (che sarà inviata a breve ai Comuni costieri) nella quale si evidenzia come il Codice della Navigazione faccia espressamente riferimento alla «reiterata recidività di omissioni gravi», per questo le iniziative di revoca delle concessioni demaniali, rispetto ad eventuali violazioni del regolamento, dovranno essere avviate solo dopo una serie di altri atti di diffida, di avvertimento e sanzionatori. Il riferimento è quanto accaduto nei mesi scorsi al Samsara di Gallipoli su cui si era abbattuta la scure della Capitaneria di porto perché accusato di aver trasformato la spiaggia in discoteca, sacrificando i lettini e la tranquillità dei bagnanti. Il lido, uno dei più famosi del Salento, che per primo ha inaugurato, diversi anni fa, la formula dei beach party pomeridiani era stato accusato, in sostanza di aver snaturato la concessione per attività di tipo differente. Stessa sorte per un’altra struttura gallipolina, lo Zen a cui era stata revocata la concessione per lo stesso motivo.
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