Attentato incendiario: bruciato il gazebo di un bar

Attentato incendiario: bruciato il gazebo di un bar
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Giovedì 17 Maggio 2018, 22:56
Il rogo notturno non ha impedito alla titolare di aprire il locale ieri mattina. E così, ingoiando amaro, ha continuato a servire i clienti che arrivavano per le prime colazioni del mattino mentre fuori il gazebo annerito faceva bella mostra di sé, sulla strada già affollata. L’ennesimo rogo in un Salento che sembra ormai avvezzo a questo tipo di eventi si è verificato al White Lady Cafè, locale di via 95° Reggimento Fanteria, nel cuore commerciale della città.
Le fiamme si sono sviluppate intorno all’una di notte, e hanno interessato il gazebo esterno. Proprio in quel momento stava passando una volante della polizia impegnata in un servizio di pattugliamento della città: gli agenti hanno chiamato subito il 115 e un mezzo dei vigili del fuoco ha raggiunto la via, riuscendo poi a spegnere l’incendio, senza tuttavia salvare la struttura, che sebbene risulti danneggiata solo da un lato, è ormai inservibile. Le fiamme, fortunatamente, non si sono propagate anche al locale, dal quale il gazebo è separato da almeno un paio di metri di marciapiede.
Una volta spento il rogo, i vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo per cercare di capirne l’origine. Non sarebbero emersi chiari segni di dolo, ma appare evidente che il gazebo, di per sé, non può aver preso fuoco autonomamente. Il gesto e preoccupante perché riporta alla mente un periodo di intimidazioni e attentati, e perché avviene in pieno centro, a pochi passi da piazza Mazzini.
Gli agenti hanno sentito a lungo la titolare, nel tentativo di riuscire a individuare qualche pista da seguire. Ma da questo fronte non sarebbero arrivati elementi utili.
Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare dalle telecamere di sorveglianza che sono presenti lungo via 95° Reggimento Fanteria (non nel locale preso di mira, però), e che potrebbero aver ripreso qualcosa. Gli approfondimenti della polizia, in ogni caso, non escludono alcuna ipotesi, dalla ritorsione, al dispetto per motivi personali, fino alla più preoccupante possibilità che possa essersi trattato di racket.
Di certo, per la titolare del locale si tratta di un duro colpo: il gazebo era stato installato solo poche settimane fa, e le foto pubblicate sulla pagina Facebook non fanno altro che rinforzare il senso di impotenza nei confronti di un gesto ancora incomprensibile.
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