Banda larga entro giugno, la Regione stringe i tempi e striglia i Comuni

Banda larga entro giugno, la Regione stringe i tempi e striglia i Comuni
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- Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 14:55
È negli uffici di Comuni, Provincia e Asi che la banda larga per il Salento si è impigliata ed è là, nelle stanze degli enti locali e delle Aree di sviluppo industriale, che i lavori di costruzione della più vasta rete in fibra ottica d’Italia hanno accumulato ritardi. Per questo, l’assessorato regionale allo Sviluppo economico della salentina Loredana Capone convocherà tutti fra dieci giorni, «per chiudere le Conferenze di servizi ancora aperte - spiega Capone - e aiutare gli Enti locali a superare le criticità. Dobbiamo chiudere i lavori entro il 30 giugno prossimo».

Il cronoprogramma, dunque, ha tempi strettissimi, per la soddisfazione di tutte quelle imprese, da Galatina a Casarano, da Lecce a Maglie, che in questi giorni hanno lamentato l’assenza di “un’autostrada tecnologica” sulla quale far correre gli affari delle loro aziende, proiettandone lo sviluppo verso un orizzonte più vasto di quello squisitamente pugliese e salentino.

La Regione, per prima in Italia, ha investito nella banda larga oltre 61,7 milioni di euro. Altri 33,3 li ha messi sul piatto Telecom, che si è aggiudicata i lavori nella gara d’appalto indetta dal ministero per lo Sviluppo economico tramite Infratel Italia per la realizzazione di 5.248 chilometri di rete in fibra ottica dal Gargano a Leuca.  Al momento, Regione e Telecom garantiscono che l’avanzamento dei lavori ha superato il 50% di quanto progettato. Si sarebbe potuto procedere anche più rapidamente, però, se soltanto tutti i Comuni e la Provincia, e in qualche caso anche le Asi, avessero dato seguito alle Conferenze dei servizi e garantito il rilascio dei permessi in tempi rapidi. P.Anc.

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